Calcolare cio’ che io chiamo il “raggio della gentilezza”, ovvero la distanza massima a cui deve trovarsi un’altra persona perche’ io le tenga aperta la porta se la vedo avvicinarsi. Alle volte il raggio cresce a dismisura (nell’ordine delle decine di metri, influenzato da fattori di eta’, razza, sesso), rendendo l’ attesa un tormento lacerante. Alle volte il raggio collassa a pochi centimetri, con l’effetto collaterale di farmi sentire un po’ stronzo.

(Ponghi)