Stringhe malandate

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Hai meticolosamente incastrato una serie di commissioni/appuntamenti/impegni con precisione svizzera, ma sai che ce la puoi fare, se tutto funziona come dovuto. Ti appresti ad iniziare l’impresa e ti rimangono in mano le stringhe delle scarpe mentre le allacci. Mai successo prima, in tutta la vita, che le stringhe facessero altro che essere delle buone, fedeli, stringhe.

(Ponghi)

Scegliendo il gelato

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Quando dopo ore di attenta scelta del gelato sul cartello in metallo fuori dal bar trovavi proprio quello giusto e regolarmente non era disponibile.

(Zanza)

Lego falsi

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I mattoncini in plastica che mi regalarono da bambino che si chiamavano Plastic City: imitavano grossolanamento i mattoncini lego, ma non si incastravano mai uno con l’altro: aaaahhhhh!

(il nonno)

Tecno vintage

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Ricevere l’avviso di chiamata che faceva cadere la linea quando eri collegato con il tuo velocissimo modem a 14.4 nel bel mezzo di un luuuungo trasferimento di un enorme file da 300Kb.

(Zanza)

Il tema della gita

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Rivivo in mia figlia il fastidio scolastico del dovere fare il tema della gita, dopo essere andati in gita con la scuola il giorno prima. Incredibile come certe cose non cambino mai.

(moscone)

Fastidio d’infanzia

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Quando nella notte dei tempi della televisione italiana, quando per intenderci le trasmissioni iniziavano a metà pomeriggio e finivano verso le 10.30 di sera rigorosamente in b/n, ogni tanto fra una trasmissione e l’altra compariva Rosanna Vaudetti, l’annunciatrice, che diceva la mitica frase: “Ed ora, fuori programma, trasmettiamo il cartone animato …” e io saltavo sulla sedia dalla gioia e mi sorseggiavo felice il cartone animato, allora specialità rarissima, fotogramma per fotogramma salvo poi incazzarmi come una bestia quando sul più bello lo troncavano e partiva la sigla del telegiornale: diochefastidio.

(il nonno)

Pista

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Quando da bambini si faceva la pista in spiaggia, e c’era sempre il rompicoglioni che iniziava a tirare biglie prima che fosse finita.

(moscone)

Mouse vintage

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Quando si usavano i mouse con la pallina, a cui dopo un po’ si sporcavano i cilindretti rendendo un tortura direzionare il puntatore.

(Zanza)

Alla fine del caricatore

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I piu’ anziani di noi ricordano sicuramente le famigerate serate-diapositive, vedasi http://www.fastidio.it/2011/09/06/rientro-vintage/.
Se eri fortunato, tuttavia, riuscivi ad addormentarti, o comunque ad entrare in uno stato di sonnolenza catatonica, che pero’, ahime’, veniva spezzata quando l’ultima diapositiva scattava, e sullo schermo appariva un bagliore bianco tipo luci dello stadio.

(moscone)

Piste in spiaggia

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Quando da bambini si costruivano le piste in spiaggia, c’era sempre uno degli amichetti che cominciava a provarla prima che fosse completata.

(moscone)

La penna a china

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… che dopo averne ricaricata la cartuccia faceva sempre la goccia la quale si infilava sotto il righello e per capillarità apriva un continente nero sul foglio.

(il nonno)

In cortile

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Mani sudate

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La frustrante attesa del momento de “la pace sia con voi – e con il tuo spirito – scambiatevi un segno di pace” di quando andavo a messa da ragazzino, e avevo le mani costantemente sudate.

(moscone)

Confessione

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Quando da ragazzino ti toccava andare a confessarti.

(moscone)

L’analisi grammaticale

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Aiutando mio figlio, mi sovviene quale immensa rottura di cazzo era dover fare l’analisi grammaticale. Per esempio, “zio” e’ nome concreto o astratto?

(moscone)

Rientro vintage

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L’amico impallinato di fotografia che qualche anno fa, al ritorno delle vacanze, ti faceva sorbire 2700 DIAPOSITIVE proiettate su schermo gigante a luce spenta… unico svago durante le 3 ore di tortura, l’occasionale diapo capovolta…

(Zanza)

Atavici salotti

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I salotti di una volta. Tanto per intenderci, sono quelli con divani floreali ricoperti di spessissima plastica trasparente e varie trapunte della nonna ad adornarli. Sono quelli con il portacaramelle dalle zampe di leone con dentro un maligno impasto di arachidi e gelatine di frutta, quelli con le pattine rettangolari di feltro all’ingresso, i copritermosifone macchiati di ruggine, l’antico televisore incassato in un mobile, i quadri con nature morte e moribonde immancabilmente rappresentati in tutte le possibili sfumature del marrone e, soprattutto, quelli con il kit da uncinetto in agguato su qualche sedia screpolata.
Mi vengono i brividi.

(Ponghi)

Mai avuto carie in vita mia

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Vi ricordate il ragazzino motocrossista della pubblicita’ del MACLINS? Paolo e’ un ragazzo fortunato… “Mai avuto carie in vita mia!!” Quante mazzate!!!
A tal proposito linko il fastidiosissimo video: http://www.spot80.it/spot/macleens-dentifricio-1985-1986-1987-1988-1989-1990

(Zanza)

Tette

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Le tette (o meglio le TETTONE) di una mia amica che posso solo guardare di soppiatto senza poter fare altro .

(JayTony)

La messa

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Fastidi sparsi circa la messa:
Quelli che al momento de “la pace sia con voi” si estendono da tre banchi piu’ avanti pur di darti la mano.
Quando il prete fa una predica di cui, pur con tutta la buona volonta’, non riesci a capire un cazzo.
Quelli che si siedono il piu’ indietro possibile, perche’ cio’ li fa sentire piu’ umili.
Quelli che al momento della comunione saltano fuori dal banco come dei centometristi.
Quelli che devono per forza dire le preghiere piu’ veloci o piu’ lentamente degli altri.
Quando il lettore non aspetta che tutti si siano seduti per iniziare a leggere.
Quando il lettore legge piu’ veloce che puo’ perche’ crede che quella sia la virtu’ del buon lettore.

(moscone)

Fastidio
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