Sorpasso fra TIR
Trasporto No Comments »Autostrada a 2 corsie: il TIR sorpassante va a 0,05 km/h in più del TIR sorpassato e la lunga coda di auto dietro ad aspettare che il sorpasso finisca.
(il nonno)
Autostrada a 2 corsie: il TIR sorpassante va a 0,05 km/h in più del TIR sorpassato e la lunga coda di auto dietro ad aspettare che il sorpasso finisca.
(il nonno)
Coda sulla tangenziale.
Solito meraviglioso che sfreccia con suvvone in corsia di emergenza a tutta velocità “perchè lui non ha mica tempo da perdere”. Partire, bava alla bocca, col solito mega fastidio “a ‘sti bastardi non li beccano mai, porco di quel …”
E invece no: fastidio interruptus!!
Al suvvone segue, come l’angelo del signore, la macchina della polizia che lo “invita”, lampeggianti accesi e colpi di abbaglianti, a fermarsi. Mentre lentamente la coda scorre accanto al suvvone ormai bloccato, l’ultima immagine che rimane è lo sguardo del poliziotto mentre chiede patente e libretto, tirando fuori un blocco delle multe spesso come “Il Signore degli Anelli”.
Il fastidio sarà interruptus ma la goduria è immensa.
(il nonno)
Un tipo che conosci sommariamente, di cui ignori che lavoro faccia, parlando del piu’ e del meno ti dice: “Ieri ero a Parigi per lavoro e blabla”. Io ho sempre l’impressione che con quel “per lavoro” mi voglia far capire che fa un lavoro figo di cui va molto fiero, peccato che a me non ne freghi un cazzo.
(moscone)
Quando accendi un nuovo PC, prima che tu possa usarlo ti devi sucare tutte le schermate di Windows, tipo “Ora mi accendo, ci metto un attimo”, “Adesso preparo tutto eh, stai li'”, “Scarico gli aggiornamenti, ci potrei mettere un po”, “Finalizzo l’account, pochi secondi”, “Ancora due app che avevo dimenticato, saro’ velcissimo”, “Quasi fatto, non mi spegnere”, e cosi’ via.
(moscone)
Quando qualcuno prevenendo un tuo desiderio incautamente espresso in pubblico ti regala l’oggetto del desiderio … ma sbagliando oggetto. Grande imbarazzo.
(il nonno)
L’asfaltatura delle strade disastrate solo nei tratti dove le buche sono un numero incalcolabile e il resto rimane disastrato. Senza la linea di mezzeria nelle parti nuove, per “risparmiare”.
(il nonno)
C’e’ una donna timida che incrocio un paio di volte alla settimana, all’incirca della mia eta’, che non so mai come salutare. Ciao ? Buongiorno ? O un neutro ma squallido Salve ? E soprattutto, cosa risponde lei, a testa bassa e voce flebile ? Booo
(moscone)
Quelle pubblicita’ in cui, oltre al prodotto, ti vogliono anche spacciare l’opinione che devi averne. Per esempio, in questi giorni sento alla radio “…ed in regalo i simpaticissimi e divertentissimi stickers di stocazzo blabla”.
E si’, dice proprio “divertentissimi”.
(moscone)
Al passaggio dell’ambulanza, c’e’ quasi sempre qualcuno che si sente in obbligo di dire: “Eh, li’ c’e’ qualcuno che sta peggio di noi”.
(moscone)
Quegli articoli di giornale in cui scrivono la parola incazzare o simili usando le virgolette con mossa perbenista alla Ned Flanders. Ma minchia, o lo scrivi o non lo scrivi!
(Ponghi)
Quelli che arrivano al casello autostradale, consegnano il biglietto (o lo infilano nel self) ed alla notizia che devono pagare, solo allora, si mettono a cercare il portafogli.
(moscone)
Addentare con sicumera un acino di uva che ti hanno spacciato per senza semi, e invece li ha.
(moscone)
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