Pistacchi
Cibo 4 Comments »Quel pistacchio semichiuso che cercando di aprilo ci infili le unghie dei pollici provodandoti un dolore immane. Il fastidio e’ spesso controbilanciato dal ritrovamento di un pistacchio gia’ fuori dal guscio.
(Zanza)
Quel pistacchio semichiuso che cercando di aprilo ci infili le unghie dei pollici provodandoti un dolore immane. Il fastidio e’ spesso controbilanciato dal ritrovamento di un pistacchio gia’ fuori dal guscio.
(Zanza)
Le interminabili discussioni che continuano da e per anni su cosa sia da considerare software libero o no, sulle varie GPL/LGPL/etc, ‘free as in speech or free as in beer’ e cosi’ via. Ed il marcato sospetto che gli unici dietro a tali discussioni siano emo-adolescenti rimbecilliti che farebbero meglio ad uscire un po’ anziche’ passare la vita facendosi pugnette davanti al computer.
(Ponghi)
Le stagioni (tipo questa) in cui il sole è bassissimo negli orari in cui vai e torni dall’ufficio, e ti acceca quando guidi qualsiasi mezzo. Poi quando la strada bagnata riflette il sole, il fastidio raddoppia.
(rickyviking)
Quando ti accorgi di aver dimenticato a casa il fazzoletto: cosi’ ti tocca spostare il fazzoletto di backup dalla tasca sinistra alla destra, e la tasca sinistra rimane leggera e vuota in modo innaturale.
(Ponghi)
La bottiglia di vino appogiata nel bagagliaio quando vai a cena da amici che inizia rotolare ad ogni curva andando a sbattere sulle pareti, e tu ad ogni colpo hai una sincope. Ovviamente la strada che stai percorrendo e’ costellata di rotonde.
(Zanza)
Perche’, PERCHE’ non riesco a riempire la caffettiera senza spargere una copiosa quantita’ di caffe’ sul paesaggio circostante?
(Ponghi)
Le riprese fatte da cameraman della domenica che hanno la botta di culo esagerata di essere al posto giusto al momento giusto e di riprendere qualche avvenimento incredibile alla real tv ma pensano bene di inquadrare qualsiasi cosa tranne dove serve, tipo questo video: http://dai.ly/acaHuP
(TonyJay)
Le code ai distributori quando è annunciato uno sciopero subito dopo un aumento del carburante: è ovvio che lo sciopero non si farà.
Ieri al bocciodromo sono andato in triciclo anziché con la mia minicar, tié.
(il nonno)
Sei di fretta e in coda per acquistare il biglietto del treno e il vecchietto davanti a te inizia a chiedere tutte le informazioni del mondo al bigliettaio, orari del mese, eventuali variazioni, come vanno le azioni di trenitalia, come mai i treni ora sono rossi e prima erano verdi ecc… il tutto condito di lunghi commenti e digressioni sul perche’ e il per come.
(Zanza)
Comprare una lattina di pelati perche’ ti e’ proprio venuta voglia di una bella pasta al sugo e scoprire, mentre cucini, che hai scovato l’ultima lattina al mondo priva dell’anellino per l’apertura. Ovviamente non possiedi un apriscatole.
(Ponghi)
Gli omini (chiamati in autostrada “MEN AT WORK”) che decidono di PITTARE le strisce pedonali su C.so Agnelli a Torino alle 7:40 di un tranquillo mercoledì
di metà settembre bloccando le auto da Piazza D’Armi a Corso Giambone… Da questa mattina vi posso dire con ESATTEZZA quanti mozziconi di sigaretta ci sono in quel tratto di strada… li ho contati tutti !!!
(TonyJay)
Quando vuoi immetterti in una rotonda. Se quello che gia’ c’e’ dentro, e deve uscire sulla strada da dove sbuchi tu, mettesse la sua bella freccina, tu potresti uscire tranquillamente. E invece no, non lo fa, tu credi che voglia continuare, e te ne stai li’ ad aspettare. Ma a questi coglionacci – mi chiedo – non capita mai di trovarsi ad aspettare per entrare in una rotonda?
E non si seccano di aspettare? E se si’, perche’ quando potrebbero avere un comportamento virtuoso non lo fanno? Cos’e’, si vendicano?
(Bonzo)
Sei fermo al semaforo rosso dietro un’auto nella corsia di sinistra, mentre in quella di fianco si forma una coda infinita di 897 mila macchine.
Scatta il verde. Quello davanti a te parte timidamente e si ferma in mezzo all’incrocio.
Gli suoni, e lui mette la freccia.
(rickyviking)
…quando aspettiamo che un altro prenda una decisione al ristorante, col cameriere li’ impalato, una delle cose piu’ orrende della vita, ma dobbiamo imparare ad essere pazienti. Strappare il menu di mano alla vostra ragazza e urlare “Per lei pollo” non e’ affatto un modo per lottare contro questo tormento, figuriamoci per portarvela a letto.
(Steve Toltz, “Una Parte Del Tutto”)
Le bottiglie di acqua/bibita fatte di plastica troppo sottile o non strutturata: tu le stringi forte perche’ pesano, ma appena sviti il tappo a sufficienza, la tua stretta le spreme e ti versi tutto addosso.
(Ponghi)
Che fastidio quando il tizio egocentrico al lavoro pretende di sapere tutto lui e si azzuffa con i colleghi che tentano di spiegargli che in realta’ non e’ proprio cosi’…
(perla)
Quello “scusi” sussurato, appena accenato, che pronuncia la madama sabauda quando deve passarti accanto per esempio in metropolitana, del quale si percepisce appena un suono pizzicato tipo “sxsi”
(Zanza)
Che fastidio quelle parole che hanno il plurale identico al singolare, per esempio “serie” o “salvagente”. Oppure quando non ne hai idea, per esempio “incinta”.
(moscone)
Il padrone di casa sta rifacendo il bagno (e gia’ questo ti crea dei disagi non da poco) e lascia il materiale da costruzione nel corridoio comune. La rompicoglioni del piano di sopra torna dalle vacanze e lascia 30 bigliettini in giro perche’ la sua ‘costosa moquette’ venga pulita ed il materiale rimosso: ma non venirlo a dire a me, non sono cazzi miei, lo capisciiii?
(Ponghi)
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