Giochi da spiaggia
Tempo Libero 2 Comments »Che fastidio quelli che giocano tutto il tempo con le racchette sul bordo del mare: pic, pac, pic, pac, pic, pac, pic, pac, pic, pac, pic, pac, … poc (il nostro contenitore della merenda)
(il nonno)
Che fastidio quelli che giocano tutto il tempo con le racchette sul bordo del mare: pic, pac, pic, pac, pic, pac, pic, pac, pic, pac, pic, pac, … poc (il nostro contenitore della merenda)
(il nonno)
Inquadri per mezz’ora a distanza le tue creature che giocano ignare con la sabbia a bordo mare quando finalmente la loro posizione è perfetta si vedono bene i visi la luce neanche Cartier Bresson l’aveva così, lemme lemme una corpulenta signora che ricorda le divinità femminili del neolitico in enorme costume nero entra nell’inquadratura sullo sfondo e si ferma di spalle a guardare il mare e le bambine corrono a fare il bagno.
(il nonno)
La pesca e l’albicocca che non si staccano dal nocciolo ma ti si schiacciano in mano.
(il nonno)
Quando al bar ordini un’ insalatona e te la portano nella ciotola di metallo.
(moscone)
Quelli che usano IncrediMail per aggiungere sti cazzo di pupazzi al fondo delle mail… ma perche’, perche’…
(moscone)
Che fastidio quelle matite che hanno la mina fuori centro: puoi temperarle finché vuoi ma han sempre un lato della punta coperta dal legno (geometria delle coniche). Matitari maledetti!
(il nonno)
Dopo aver espletato tutti i doveri giornalieri in bagno, ti accigi ad eseguire un’adeguata pulizia della tazza con l’apposito strumento e solo alla fine, quando tutta l’acqua della vaschetta è finita, ti accordi che dei pezzi di PRODOTTO si sono insinuati all’interno delle setole dello spazzolone e in nessun modo riesci a toglierle.
(TonyJay)
Due anni che non mi calcolavano, e ora le zanzare si sono accorte che esisto. E quando non hai l’ammoniaca in casa da mettere immediatamente dopo, ma solo una sottospecie di dopopuntura che sembra acqua, ti ritrovi i due giorni seguenti a tentare di trattenerti dal grattare furiosamente provando a pensare a qualsiasi altra cosa capiti. Ma se non riesci a trattenerti?
(Antuanette)
Per me e’ un lontano ricordo riemerso dalla memoria: preparare il biberon di latte in polvere. Tu metti l’acqua calda nel biberon, e fin li’ va via liscia. Poi devi aggiungere 3 o 4 dosi del cucchiaio-misurino fornito col barattolo. Il primo va via facile, ma immediatamente il vapore dell’ acqua bagna il misurino, e quando prendi una nuova dose di polvere, quella si attacca al misurino, e la cosa non fa che peggiorare da qui in avanti. Alla fine il latte in polvere si attacca anche al collo del biberon e ti tocca grattarlo via col coltello. Due altri dettagli: il latte in polvere costa all’incirca come la cocaina, e puzza come la mortadella rancida.
(moscone)
L’odore del melone della sera prima, la mattina.
Profuma come di spazzatura. Un muro costruito in buccia di melone potrebbe forse allontanare il puzzo, ma probabilmente e’ solo utopico e poco pratico.
(Ponghi)
Il tanfo abnorme di sudore del tizio pigiato proprio di fianco a me in metropolitana unito al tempo caldo-umido e appiccicoso di questi giorni.
(Zanza)
Quelli che sul messenger ad ogni stronzata che dicono ci aggiungono un LOL.
(moscone)
Entri nel classico bagno pubblico, lercio, col pavimento completamente bagnato (tutti tiratori scelti siamo noi uomini!) e l’immonda tazza (copyright by Ponghi), abbassi lo sguardo e copri di avere le scarpe slegate e i lacci conseguentemente fradici.
(Zanza)
Quando l’omino che raccoglie la differenziata ti svuota il bidone e poi te lo lascia col coperchio aperto, di modo che nei giorni di pioggia torni la sera per ritirarlo e ti tocca prima svuotarlo dell’ acqua.
(moscone)
La seguente scritta appiccicata davanti alla cassa di negozi e ristoranti: “Per colpa di qualcuno, non si fa credito e nessuno”.
E chi se ne fotte ?!
(moscone)
Quando inserisci la cannuccia nel “Billy” (per i piu’ giovani il succo di frutta nel cartone) e il succo fuoriesce bagnandoti e appicicosandoti le mani.
(Zanza)
Quel suono agghiacciante che fa il cambio quando metti la retromarcia con la macchina non perfettamente ferma.
(moscone)
Quelli che in bici regolano il sellino troppo basso percio’ li vedi quando pedalano con le ginocchia che si piegano troppo e verso l’esterno a V.
(Zanza)
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