Mi servono degli occhiali nuovi, indipercui mi reco dall’ottico.
Dopo un ora di sapiente ispezione ed essere passato attraverso congegni fantascientifici, ogni segreto dei miei occhi viene decifrato: tale e’ il potere dei marchingegni che ricevo anche un affidabile oroscopo per il prossimo mese e la verita’ sul Caso Mattei.
Scelgo una montatura e mi avvio verso il tramonto: mi faranno sapere appena gli occhiali saranno disponibili.
Dopo tre settimane di silenzio torno dall’ ottico a chiedere lumi: ah si, gli occhiali sono pronti da due settimane, ma si son scordati di utilizzare il numero di telefono e l’email che si son fatti lasciare.
Vabbe’.
Non mi lascio condizionare dall’ intoppo e, cieco di felicita’, inforco i miei nuovi occhiali e finalmente non riesco piu’ a vedere un cazzo.
No, non esattamente: se guardo dritto davanti, ma proprio dritto, non troppo lontano, in effetti un paio di cose perfettamente a fuoco le vedo. Il resto, nebbia.
Faccio notare il mistero alla signorina la quale, dopo avermi fissato basita per alcuni secondi, con gran padronanza mi sorride ed estrae il tablet che mi rivelera’ l’estensione della mia follia:
l’app (una foto con degli occhiali sovrapposti e l’effetto delle lenti simulato) mostra senza ombra di dubbio che con le lenti Regular e’ previsto che non si veda un cazzo.
To’, se cambi con le lenti Premium invece guarda: addirittura meta’ lente e’ a fuoco.
Se poi sei proprio uno che gli occhi li usa che so, per vivere, allora osserva: con le lenti Pro ci vedi bene su quasi tutto l’occhiale.
E tu che lenti hai preso? Le Regular. Coglione.
Ma signorina: nessuno mi ha detto che le Regular, che comunque non e’ che costino poco, sono fatte per non vedere un cazzo.
Dopo aver ripercorso armoniosamente la logica di tutta questa discussione un 3 o 4 volte, si delibera che le lenti me le rifanno gratis.
Mi faranno sapere appena saranno disponibili, ma sta volta di sicuro mi mandano una mail.
Dopo un paio di settimane il destino mi conduce di nuovo nei paraggi dell’ ottico e quindi, ispirato da una sensazione di deja-vu, mi infilo nel negozio anche se non ho avuto comunicazioni.
Ah si, gli occhiali sono pronti da una settimana, ma si son dimenticati di dirmelo.
Non importa, tanto io mi sto affezionando a queste capatine.
Questa volta le lenti Pro fanno quel che devono e, finalmente, riesco a vederci esattamente come ci vedevo prima con gli occhiali che sto cercando di rimpiazzare perche’ son tutti rigati.
Per chi si lamenta dell’ Italia, simili kafkiane situazioni sono all’ordine del giorno in Canada.
Come cantava Jannacci: stiam diventando tutti coglioni.

(Ponghi)