Mani fredde
Uncategorized 1 Comment »L’impossibilita’ di eseguire qualsiasi operazione degna di un primate con pollice opponibile quando si hanno le mani fredde.
(Zanza)
L’impossibilita’ di eseguire qualsiasi operazione degna di un primate con pollice opponibile quando si hanno le mani fredde.
(Zanza)
Quando nella megatavolata in pizzeria sono tutti intenti a cianciare dei fatti propri, arriva il cameriere con le pizze e inizia: “la pizza ai funghi?” — nessuna risposta — “LA PIZZA AI FUNGHIII?” — niente.
Dopo una decina di richiami sta quasi per rinunciare quando il tipo seduto ad un passo si sveglia e dice “ah… si e’ mia…” e cosi’ via per le successive dieci pizze,
Svegliaaaa !!
(Zanza)
Il filo di gelo che si intrufola fra sciarpa e giacca e scende fra le scapole.
(il nonno)
Quando ti chiedono di dettare il codice fiscale al telefono. Vado con le pure lettere, o con le citta’ ? Per me citta’, perche’ le mie tre N non la passerebbero liscia (“Enne o Emme ?”). Spari le prime tre lettere ed aspetti un decimo di secondo. Se dall’altra parte arriva un cenno di assenso, allora sai che devi procedere a blocchi, ed attendere l’ok dell’interlocutore. Se no, provi a snocciolare tutto il codice, ma invariabilmente verso i tre quarti lui dice qualcosa, e devi ricominciare da capo.
(moscone)
Due famiglie da 4, tavolo con due capotavola e tre posti sui lati. Inevitabilmente, quando i 4 marmocchi se ne vanno (normalmente 10 minuti dopo l’inizio del pasto), lasciano gli adulti in una irritante disposizione asimmetrica, con un capotavola e due persone sedute da un lato, una dall’altro. Resisto 5 minuti, poi mi tocca rilocare il capotavola sul lato debole.
(moscone)
Balconi in comune che permettono a madri di mogli di intrufolarsi in casa tua con frequenza allarmante e tempismo imbarazzante.
(Ponghi)
Mille fastidiosissimi aggeggi USB (pennette, chiavi elettroniche, accessi internet) sempre più grossi da attaccare contemporaneamente al PC e le porte USB sempre più vicine.
(il nonno)
Mettersi a leggere gli articoli sui vecchi giornali utilizzati per imballare, e non trovar più la seconda pagina !
(il nonno)
Affettare la cipolla.
Ma anche: tagliare un peperone e poi fregarsi gli occhi.
(vasodicoccio)
Chi chiede (solitamente con insistenza) di inviargli un file e quando glielo mandi mai e poi mai che ti risponde “grazie ricevuto”, neanche se metti la richiesta di conferma di lettura. Ma sciopa.
(il nonno)
Per quanto io continui ad unfolloware amici (amici ?), a nascondere le fonti di quello che i pochi rimanenti amici postano, ad incaponirmi con “non voglio vederlo”, “mostrami meno merda come questa”, etc. etc, la quantita’ di immondizia che facebook continua a propinarmi non accenna a diminuire.
(moscone)
Il volume che prendono i volumi appena li cali dai ripiani della libreria !
(il nonno)
Quando ti scappa (di nuovo) da cagare appena dopo esserti fatto il bidet.
(moscone)
Quelli che postano su fb foto visibilmente storte.
(vasodicoccio)
Mangiare con sega, trapano, tasselli e nastro adesivo sul tavolo.
(il nonno)
Scrivere giudiziosamente il contenuto degli scatoloni sulla loro parte superiore ma scoprire che una volta impilati a decine non si legge più cosa cazzoo c’è dentro!
Morale: scrivere sempre sui lati degli scatoloni.
(il nonno)
MAI dire “Be’, questo mese abbiamo speso abbastanza poco” quando manca una settimana alla fine. Inizia a succedere di tutto.
(moscone)
Ustionarsi il pollice e l’indice della mano destra e poi mettersi a lavorare al pc con le dita impiastricciate di crema.
(vasodicoccio)
Quelle relazioni tecniche che hanno l’indice in fondo.
(vasodicoccio)
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