Fastidio (beta)

Lo stronzetto triste e solitario che con la precisione di Klaus Dibiasi centra l’ acqua in fondo al WC e produce uno schizzo fastidiosamente offensivo che il Vajont in confronto era roba da nulla.

(Bonzo)

La sceneggiata alla Mario Merola del mal di pancia lunedì-mattutino del figlio settenne. Nel dubbio lo lascio a casa. Che fastidio il dubbio!!!

(Sara)

Quelli che invece di risponderti semplicemente si o no devono SEMPRE premettervi, per qualsiasi risposta, un bell’ “ASSOLUTAMENTE”. Come se si e no da soli – e punto -, non fosse abbastanza forte o autorevole.

(Bonzo)

Quando fai le pulizie di casa, trovare i propri capelli (lunghi e abbastanza fini) un pò dovunque: sotto il letto, nella lavatrice sotto forma di palline dopo aver lavato i tappeti, sul divano, perfino nei cassetti. E quando lavi il pavimento, se non li hai raccolti bene prima si incrostano negli angoli o tra le fessure delle piastrelle. Ma mi chiedo, con tutti i capelli che trovo in giro per casa, come mai non sono ancora calva????

(Antuanette)

Quelli che soffocano lo starnuto tappandosi il naso: mi aspetto sempre che gli esploda la testa.

(Ponghi)

Ma la segnaletica orizzontale conta forse di meno di quella verticale ?
Perche’ quando sono al semaforo, in una strada con due corsie canalizzate “dritto” e “svolta a destra”, e io devo andare dritto, c’e’ sempre il ganzo della situazione che sta sulla destra e tira dritto con arroganza ?!? Ma mettiti in coda come gli altri no ?!?
Miii che fastidioooo!!!

(Bla)

Arrivare la mattina alle 8:30 in ufficio, accendere il PC e dopo pochi secondi dall’avvio dello stesso trovare a video quest’errore. Grossa soddisfazione !

(TonyJay)

Quando ti sei appena fatto una doccia, sei lindo e pulito, fuori e dentro, e appena vestito con abiti puliti e lindi il tuo stomaco ti preannuncia un’urgentissima e irrefrenabile chiamata degli dei che vanifica tutto.

(Bonzo)

Quando stai tentando di concentrarti per leggere un testo scritto in modo complicato e il tuo capo decide di “parlare” con una persona (o più spesso al telefonino nella stanza di fianco) davanti alla tua porta, ridendo sguaiatamente, impedendoti di capire anche le virgole. Rileggi la frase anche 3 volte, ma continui a non capirla e a farti i fatti suoi. Poi lui ti viene anche a chiedere a che punto sei.

(Antuanette)

Il piccolo alone di sudore che, dopo 30 minuti di estenuante telefonata,  si forma sullo schermo del tuo cellulare touchscreen di nuova generazione.

(Bozo)

La seguente frase dei radio/telegiornali: “E apriamo la pagina dello sport partendo NATURALMENTE dal calcio”. Ma naturalmente COSA ?!

(moscone)

Metropolitana, sulla banchina due convogli diretti nella stessa direzione.
Sei sul quello che NON parte per primo…

(OsKarO)

Quelli che, camminando per strada, fanno delle cose assolutamente improbabili (tipo leggere un libro o sbucciare dei gamberetti): i loro movimenti sono totalmente erratici e ti rendono impossibile estrapolare le loro posizioni successive. Cosi’ ti ritrovi a camminare anche tu come un imbecille, nel disperato tentativo di toglierteli di mezzo.

(Ponghi)

Mentra nuoti in piscina e ti arriva una zaffata di acqua profumata perche’ quello che ti e’ passato accanto evidentemente si era fatto la doccia nel profumo prima di entrare.

(mrs J)

Il bugiardino nella scatola del medicinale che si trova sempre ripiegato sul fondo della confezione intorno al blister di pastiglie e che regolarmente impedisce il reinserimento del suddetto blister.

(Zanza)

Se sono in possesso di un buono sconto/tessera offerta/card promozionale, al momento di esibirla per ottenerne vantaggio mi sento immensamente coglione, cosi’ spesso mi rassegno imbarazzatissimo a pagare il prezzo pieno.

(Ponghi)

Quelli che dicono “barra”. Per esempio “ci mettero’ tre BARRA quattro giorni”

(moscone)

Le bottiglie di vino con il tappo a vite.

(Ponghi)

Quel pistacchio semichiuso che cercando di aprilo ci infili le unghie dei pollici provodandoti un dolore immane. Il fastidio e’ spesso controbilanciato dal ritrovamento di un pistacchio gia’ fuori dal guscio.

(Zanza)

Le interminabili discussioni che continuano da e per anni su cosa sia da considerare software libero o no, sulle varie GPL/LGPL/etc, ‘free as in speech or free as in beer’ e cosi’ via. Ed il marcato sospetto che gli unici dietro a tali discussioni siano emo-adolescenti rimbecilliti che farebbero meglio ad uscire un po’ anziche’ passare la vita facendosi pugnette davanti al computer.

(Ponghi)