Bottiglie di plastica vuote
Uncategorized No Comments »Le bottiglie di plastica da 1,5/2 litri semi vuote, che ad ogni micro vibrazione tentano di rovesciarsi.
(Zanza)
Le bottiglie di plastica da 1,5/2 litri semi vuote, che ad ogni micro vibrazione tentano di rovesciarsi.
(Zanza)
Quei negozianti che quando ti ritrovi a dover pagare un piccola cifra con 50 euro perche’ proprio non hai piu’ moneta, ti guardano come se gli avessi ucciso la moglie chiedendo “non ne ha proprio di moneta?”
(Zanza)
La tastiera dello smartphone che, oltre ad essere microscopica, ha il tasto “cancella” proprio attaccato al tasto “invia”, per cui spedisci messaggi scritti a meta’ con parole improbabili che volevi correggere.
(Zanza)
Quelle umide giornate in cui camminando con la giacca fai la sauna svedese ma con il pile/maglioncino hai freddo.
(Zanza)
103 tasti del c…o in cui è stipato pure il tastierino numerico. Leggerissimi, basta sfiorarli, ne schiacci tre insieme con estrema facilità, neri con lettere e simbobli piccolissimi in grigio scuro (così non si capisce se batti punto, la virgola, il trattino basso, quello alto). Uno di ‘sti giorni li finirò con un bel colpo di cacciavite, e non se ne parli più. Ecco.
(il nonno)
Sta cosa del black friday tutto ad un tratto compare dal nulla e tutti ne parlano come se fosse tradizione tipica piemontese. Che poi sarebbe il giorno successivo alla festa del grazie (cit. Boris)
(Zanza)
L’aggirarsi per ogni dove degli adolescenti (e non solo) col naso nella realtà virtuale dello smartphone con lo sguardo febbrile non appena si trovano in un posto reale dove non si sa se c’è il wifi o qual è la pw (che neanche sanno cos’è). E il trascinarsi per casa in cerca di una presa libera per il caricatore. Come drogati. Uff, mi viene il vomito.
(il nonno)
Qualsiasi post su facebook che contenga la parola “diffondi” o “diffondete”.
(Zanza)
Capire dal sorriso di cortesia dell’interlocutore che quel “simpatico aneddoto” glielo hai già raccontato almeno 200 volte.
(il nonno)
Quando estrai un file zip, ed invece di crearsi la sua bella cartella, sbrodola milioni di file nella cartella corrente mischiandoli con quelli gia’ presenti.
(Zanza)
Quei dispensatori di sapone liquido che, anziché avere il beccuccio rivolto verso il basso, lo hanno quasi orizzontale per cui premendo lo stantuffo spruzzano un potente schizzo di sapone che rimbalza sul palmo della mano e atterra sui pantaloni creando un’imbarazzante macchia dalla forma che ricorda l’Australia.
(il nonno)
Quelli che ti dicono “Beato te che hai il tempo di correre”, quando magari ti svegli alle 5 per farlo.
(tutti quelli che si allenano)
Quando al ristorante ti portano una bottiglia con la base sporca che lascia ributtanti cerchi neri sulla tovaglia.
(Zanza)
In effetti queste cimici ASIATICHE sono una bella rottura di palle.
(moscone)
L’abuso degli apparecchi touch. Per esempio, uno dei corrieri che passa di qua ora e’ passato dal farmi fare la firma col pennino a farla col dito su un tablet. Ma che validita’ puo’ avere una firma fatta col dito ?
(moscone)
Bambini gemelli identici di una coppia che frequenti, per quanto di sforzi ti riesce impossibile chiamarli col nome giusto.
(moscone)
Ohhh, che pizza con sto olio di palma che adesso non c’e’ piu’ qua, non c’e’ piu’ la’…
(moscone)
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