Fastidio (beta)

Qualunque minimo impedimento ad una perfetta calzata dell’accappatoio al termine della doccia. Per esempio la cintura annodata, o piu’ lunga da un lato, o una manica incastrata dietro alla cintura.

(moscone)

Ci avete trifolato le palle con il cibo “destrutturato”: vi spaccate la schiena ad impilare due fette di melanzana ficcandoci del pomodoro in mezzo? Voglio mangiare una parmigiana, non fare la caccia al tesoro nel piatto!

(Ponghi)

Perché lo stramaledetto piano delle fottutissime affettatrici non è una dannata bilancia?
“Un etto di prosciutto per favore.”
“Sono 375 grammi. Che faccio: lascio?”
Grrr…

(Ponghi)

Tempo sempre più breve per riuscire a fare le operazioni. Una volta su due il sito di sbatte fuori a metà del bonifico. Manderò alla banca (sempre la stessa) il conto dell’epatologo.

(il nonno)

Quando compri un cartone di 15 birre al supermercato, ed alla cassa devi romperlo per tirare fuori una bottiglia perche’ la cassiera possa passarle. Ma possibile che non mettano il codice sulla scatola ?!

(moscone)

Il barattolo di acciughe che, quando contiene solo più un paio di filetti, si avventura verso recondite profondità del frigo solo per riemergere anni dopo con un’aria decisamente provata.

(Ponghi)

E dai Google, sta app fa cagare ! Avvii un video, parte piccolo piccolo in alto, con sotto un pandemonio di roba inutile. Giri il cellulare in orizzontale e il video si interrompe, lo rimetti verticale e parte la pubblicita’. Apri anche un’altra applicazione e la riproduzine si ferma (a te interessava solo l’audio). Che fatica.

(moscone)

Quando non hai idea di chi sia il tizio del cruciverba nella copertina della Settimana Enigmistica.

(moscone)

Quei film, anche notevoli come Mediterraneo o L’Eta’ dell’Innocenza, che hanno un finale postumo, in cui gli stessi attori, truccati alla bell’e meglio per dimostrare 20 anni in piu’, danno l’ultima, ma assolutamente non necessaria, svolta alla trama.

(moscone)

Riscontro nelle app di messaggistica, almeno quelle che conosco io, l’uso di informare che l’interlocutore “… è online e sta scrivendo …” e a volte questo prende parecchio tempo, tanto da immaginarsi lunga e circostanziata risposta che invece quando infine giunge spesso è un semplice monosillabo tipo “Sì” o addirittura nulla.

(il nonno)

Apriró un vaso di Pandora, ma: chi piega la fetta di pizza in due per mangiarla.

(Ponghi)

Cambiare il filo del decespugliatore (solo se ne avete uno potete capire).

(moscone)

Quelle caramelle dure che, dopo un po’ che le ciucci, si trasformano in lame da rasoio sulla tua lingua.

(Ponghi)

Ma nei webinar e/o videoconferenze è più corretto partecipare a webcam accesa o spenta, cioè, è buona educazione farsi vedere o no dagli altri? Che fastidioso dilemma.

(il nonno)

Chi partecipa ai webinar inquadrandosi con una finestra abbagliante alle spalle: sembra il cattivo dei film di James Bond.

(il nonno)

Mascherina + respiro = occhiali appannati, sempre.
Da subito propongo il Nobel per chi risolverà questo fastidio.

(il nonno)

Corollario al fastidio “Pagine internet”. Quelle pagine che, visitate via cellulare, aprono un popup di accettazione cookie talmente grande ed invasivo che non si vede piu’ nulla della pagina sotto e ovviamente il pulsante “accetto” e’ talmente minuscolo da richiedere l’angolino dell’unghia del dito mignolo di un famoso chitarrista classico per essere premuto.

(il nonno)

Corollario: sentirsi in dovere di provare a far ragionare un complottista, cercando di argomentare ragionevolmente.
Corollario n.2: il pensiero che eventuali complottisti lettori di fastidio.it possano infastidirsi leggendo questo fastidio.

(vasodicoccio)

Quelle pagine internet molto complesse, tipicamente dei giornali online, che credi abbiano ormai terminato di costruirsi e invece tàc finiscono proprio nell’istante in cui clicchi sul titolo dell’articolo di tuo interesse che diventa invece il rimando a qualche altra pagina, di solito al modulo per abbonarsi per 200 anni a sole millemila euri … sarà un caso.

(il nonno)

Trovarsi a chiedersi se si verrá linciati se si va a comprare la carta igienica quando è finita sul serio.

(Ponghi)