Questo non e’ proprio un fastidio, quanto una di quelle sensazioni che qualcosa, da qualche parte, sta andando terribilmente storto.
Scorsa settimana partecipo ad un convegno dove, tra gli altri, c’e’ un ingegnere di Google che parla di Street View, quel servizio di Google grazie al quele puoi vedere le immagini delle strade delle citta’ e spostarti via via. Per far cio’, ci sono delle google auto che avanzando prendono migliaia di fotografie delle strade, per cui possiamo immaginare che il database completo sia composto da miliardi di immagini (and counting).
Per rispettare la privacy, pero’, prima di pubblicarle, devono blurrare tutte le facce delle persone e le targhe delle macchine (!!). Per far cio’, hanno sviluppato un software che lo fa in automatico, anche se naturalmente non puo’ essere cosi’ preciso, e quindi vengono blurrate anche parti che non dovrebbero.
A questo punto intervengo:

Io: ok, tuttavia se il software non e’ cosi’ preciso, come potete essere sicuri che tutte le facce siano blurrate? Dovete per forza controllarle.
Lui: si, vengono controllate dal QA (quality assurance).
Io: ma una persona del QA che controlla immagini blurrate, fa solo questo tutto il giorno?
Lui: si, chi fa controllo immagini fa solo controllo immagini.
Io: e quante persone ci sono che lo fanno?
Lui: I can’t say (lascio in inglese per mantenere l’ambiguita’ della risposta: non sa o non puo’ dire?)
Io: ma puoi almeno dire dove stanno queste persone?
Lui: Google ha basi in tutto il mondo.
Fine

Morale (almeno la mia): ci sono migliaia di indiani o cinesi che passano tutto il giorno a controllare se le facce delle persone sono blurrate. Per cosa poi? Boh. Uno potra’ obbiettare che e’ sempre meglio che morire di fame. Certo a me la cosa ha fatto venire voglia di smettere di usare Google. “Don’t be evil” stocazzo.

(moscone)