Bottiglie sporche
Uncategorized No Comments »Quando al ristorante ti portano una bottiglia con la base sporca che lascia ributtanti cerchi neri sulla tovaglia.
(Zanza)
Quando al ristorante ti portano una bottiglia con la base sporca che lascia ributtanti cerchi neri sulla tovaglia.
(Zanza)
In effetti queste cimici ASIATICHE sono una bella rottura di palle.
(moscone)
L’abuso degli apparecchi touch. Per esempio, uno dei corrieri che passa di qua ora e’ passato dal farmi fare la firma col pennino a farla col dito su un tablet. Ma che validita’ puo’ avere una firma fatta col dito ?
(moscone)
Quando al bar chiedi un caffe’ lungo, e te lo fanno normale. Chiedi che te lo rifacciano ? Che te lo allunghino ? La prendi cosi’ com’e’ ? Etc. etc.
(moscone)
Bambini gemelli identici di una coppia che frequenti, per quanto di sforzi ti riesce impossibile chiamarli col nome giusto.
(moscone)
Quando devi scrivere qualcosa in inglese ma non riesci neanche a formularne la versione in italiano.
(moscone)
Cercare di appendere una fotografia, o l’orologio, al muro, dovendo centrare il chiodino che viene coperto dalla sagoma dell’oggetto.
(moscone)
Ohhh, che pizza con sto olio di palma che adesso non c’e’ piu’ qua, non c’e’ piu’ la’…
(moscone)
I giochi di parole che rischiando di essere ignorati vengono scritti al maiuscolo la’ dove serve.
Esempio, “benvenuti all’ innovACTION day”, o “stiamo VALORANDO per voi!” ecc. ecc.
(moscone)
Quando fai manovra in macchina, tipo per uscire da un parcheggio, e la persona che devi caricare continua ad avvicinarsi alla portiera, con la mano protesa verso la maniglia, invece di aspettare che la manovra sia completa.
(moscone)
Prepararsi la colazione in accappatoio, inevitabilmente le maniche, larghe, finiscono nella tazza del latte… ma come fanno i giapponesi in kimono? Idea rivoluzionaria, come per i pantaloni in bici una pinza per le maniche del kimono.
(Zanza)
L’irrisolvibile problema, avendo solo 24 ore al giorno, di incastrare i nuovi orari di scuola con gli orari delle attività post scuola, gli orari di lavoro, gli orari dei pulmann: arriveremo prima o poi a cinquemane con giorni di 48 ore e niente sabati e domeniche, poi ci estingueremo, finalmente.
(il nonno)
Fastidio molto localizzato: cercare di uscire dal parcheggio del Decathlon di Settimo. Se segui i sensi unici rischi di passarci la notte, ecco il motivo per cui vi sono esposte parecchie tende.
(moscone)
Correndo, una scarpa allacciata leggermente piu’ stretta dell’altra.
(moscone)
Quelli che ad una serie di files, come fotografie o podcast, danno nome con giorno-mese-anno (invece che con anno-mese-giorno) cosi’ che l’ordine alfabetico non combacia con quello cronologico.
(moscone)
Mi registro ad un sito web e mi viene chiesto di fornire l’indirizzo mail e didigitare la mia nuova password.
“La password deve contenere almeno 1 lettere maiuscole, 1 lettere minuscole, 1 cifra e 2 caratteri speciali, i caratteri ammessi sono: . , ! $ % = ^ – * +.”
Non ce la posso fare.
(vasodicoccio)
Il rumore della carta leggermente metallica delle uova di Pasqua, quando le scarti.
(Giulia)
Lungo rettilineo, in fondo semaforo verde, inutile. Viaggi alla “velocità consentita” e quando stai per raggiungerlo lui tàc giallo e tàc rosso. Sembra persino di sentir uno sghignazzare sommesso nella centralina che regola l’incrocio.
(il nonno)
Gli ossimori forzatissimi, tipo “silenzio assordante”. Ma per favore.
(moscone)
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