Spreca parole
Ma come parli? 1 Comment »Quelli che sistematicamente sprecano parole, giusto per darsi un tono. Per esempio, invece di dire “Tizio mangia piu’ di Caio”, essi dicono “Tizio mangia piu’ di quanto non faccia Caio”.
(moscone)
Quelli che sistematicamente sprecano parole, giusto per darsi un tono. Per esempio, invece di dire “Tizio mangia piu’ di Caio”, essi dicono “Tizio mangia piu’ di quanto non faccia Caio”.
(moscone)
Quando si usavano i mouse con la pallina, a cui dopo un po’ si sporcavano i cilindretti rendendo un tortura direzionare il puntatore.
(Zanza)
Che bello tornare dalle vacanze, e in cortile trovare il bidone dell’umido invaso da triliardi di vermi che banchettano con il sacchetto che vi avevi lasciato prima di partire.
(moscone)
Che fastidio quando una persona ti dice: “Umm che fastidio…”
E quando le chiedi: “Che cosa?”
Ti risponde: “No niente”
(Herpes)
Perdi il treno della metro al volo, fastidioso ma poco male, almeno il prossimo sara’ vuoto. Errore. Mentre attendi si apre una diga invisibile e la banchina si riempie di una folla spaventosa che, lo sai, ti schiaccerà all’ interno del futuro vagone.
(Zanza)
Tornando dalle vacanze trascorse in un paese europeo civile, il primo shock tornando in Italia sono i milioni di buche nelle strade.
(moscone)
La completa impossibiltà di risciaquare la spugnetta dei piatti. La puoi strizzare, schiacciare, immergere, scolare in qualsiasi modo ma fara’ sempre schiuma.
(Zanza)
Arrancando in mountain bike, ti viene un prurito pazzesco in un punto preciso della testa. Dato che il caschetto e’ fatto a strisce, ci infili un dito da sopra, sperando di trivellare esattamente nel punto prudente. Mission Impossible.
(moscone)
Arrancando in mountain bike, allo stremo delle forze, riuscendo a malapena a restare in equilibrio, vieni assalito da centinaia di mosche che ti si infilano ovunque, in particolare nelle orecchie.
(moscone)
A pranzo da amici/parenti/colleghi, esce la fatidica domanda: “Quanta fame hai?” per decidere quanta pasta cuocere. Il dubbio è atroce: in che unità di misura rispondere ?
(corinto)
Quel leggerissimo attrito e stridore che si verifica mentre estrai la SIM dal cellulare.
(moscone)
Capita che dei conoscenti vengano a farti visita. Io non sono tanto il tipo da invitare “conoscenti”, preferisco di grandissima lungi invitare “amici”, di solito i “conoscenti” sono conosciuti a causa di bizzarri legami tra le mogli.
Comunque, capita che con il conoscente maschio non ci siano molti argomenti, ma almeno tu ti sforzi di trovarne. Capita infine che ad un certo punto il conoscente maschio, approfittando del momento in cui tu ti assenti per andare al cesso od in cantina, tiri fuori il telefono ed inizi a giocarci, di solito a giochi idioti tipo la battaglia navale. A quel punto il conosciente andrebbe espulso a pedate fuori di casa, CAZZONE.
(moscone)
Di tutte le predazioni piu’ o meno lecite (vedasi la recente delucidazione di vasodicoccio), la peggiore e’ quando ha davanti a te una spessa, magnifica fetta di anguria fresca, e tua moglie te ne scava via la parte superiore.
(moscone)
Pulisco i fagiolini: picciolo di qua, fagiolini di là.
Dopo pochi minuti: fagiolini di qua, e piccioli di là.
Mi succede TUTTE LE VOLTE.
(vasodicoccio)
Fine cena in pizzeria:
Lui: “Cara, vuoi un dolcino?”
Lei: “NOOOOO, sono pienissima!”
Lui: “Massi, un gelatino leggero…”
Lei “No no, guarda se mangio anche solo un altro cucchiaino di cibo esplodo”
Lui: “Vabbe’, io prendo la coppetta di tiramisu”
Lei: “Mmmm dai… ne mangio un po’ del TUO.”
(Zanza)
Il rumore dei rebbi della forchetta sulla superficie della grattugia (per pulirla).
(sara)
Riuscire alla fine a schiacciare la maledetta zanzara sul cuscino e scoprire che aveva già succhiato il tuo sangue, e il sangue … MACCHIA !
(il nonno)
Ogni singola volta che effettuo un acquisto online, non sono assolutamente in grado di scrivere il mio nome se prima non controllo come e’ scritto sulla carta di credito.
(Ponghi)
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