Danno e beffa
Uncategorized 1 Comment »Leggere che, se non incassiamo i soldi dovutici da una assicurazione sulla vita, tali denari verranno inglobati dal fondo “vittime delle frodi finanziarie”.
(Ponghi)
Leggere che, se non incassiamo i soldi dovutici da una assicurazione sulla vita, tali denari verranno inglobati dal fondo “vittime delle frodi finanziarie”.
(Ponghi)
Leggendo il fastidio di ieri, mi e’ tornato in mente quel breve periodo, dopo che la nave si era schiantata al Giglio, in cui tutti gli italiani erano di colpo diventati esperti di navigazione, diritto marittimo e psicologia del disastro. Che paese di cialtroni.
(moscone)
Vedere sulla homepage di un noto quotidiano la notizia riguardo ad una certa conduttrice televisiva che presto interpretera’ in un film il capitano di una nave Costa. Minchia, ma questa e’ la vita reale, mica Boris!
(Ponghi)
Maneggiare i cinturini di velcro che legano insieme gli sci con i guanti di pile.
(Zanza)
Gli articoli di gossip che titolano “I fans di [inserisci nome] sono sempre piu’ preoccupati” dopo l’ennesima cazzata di qualche celebrita’: ma che, ci sono circoli dove i cosiddetti fans si trovano a scambiarsi le loro preoccupazioni scuotendo le loro testoline preoccupate e scambiandosi sguardi preoccupati?
Magari sarebbero piu’ tranquilli se anziche’ preoccuparsi per qualche celebre imbecille si occupassero di qualcosa di piu’ concreto, tipo la loro mancanza di vita propria.
(Ponghi)
Abbiamo due Fiat in famiglia:
– tergicristalli: in una la leva va alzata, nell’altra abbassata.
– abbaglianti: in una la leva va tirata, nell’altra spinta.
– retromarcia: in una e’ in alto a sinistra, nell’altra in basso a destra.
– telecomando: in una per aprire devi premere il bottone superiore, nell’altra quello inferiore.
(moscone)
La scaltra finezza lessicale dell’ ADEGUAMENTO tariffario, utilizzata per esempio da GTT, FS ed ATM nei comunicati, ma a deguamento a cosa? Non certo agli stipendi! si chiama AUMENTO.
(Zanza)
Leggere di intese di vedute tra Germania ed Italia e sentirle battezzare un “Asse”, francamente mi sembra fuori luogo. Ma in fondo si tratta solo di giornalisti: mica gente che deve dire cose sensate per lavoro.
(Ponghi)
Tutte quelle volte che leggi una conversazione brillante e pensi “adesso entro anche io, con un motto di ineguagliabile arguzia”: passi poi minuti a fissare il monitor quasi udendo il suono da elettroencefalogramma piatto che il tuo cervello potrebbe emettere. Nel migliore dei casi lasci perdere e finisce li: nei peggiori, dalla tua tastiera scaturisce una vergognosa trollata.
(Ponghi)
Sono lì che ti guardano e supplicano – tirami, tirami che così apri con facilità il tuo cd, dvd….sì, come no, tu le tiri e loro, prontamente, si rompono dopo un solo centimetro di strada e tu rimani lì ad imprecare…ma anche se riesci a tirarla tutta – come diavolo si fa a sfilare il rimanente involucro, visto che la linguetta la mettono sempre in fondo in fondo??? Prendi le forbici e inizi a tagliare, tirare, tagliare, tirare con tutti i pezzettini della plastica attaccati ovunque, piccoli bastardi…
(Aghi)
Gli annunci di lavoro che hanno come titolo “STAGE”. Che cazzo di mestiere e’ lo stage?! Alla domanda “Che lavoro fai?” cosa rispondi? Faccio lo “STAGE”?!?!
(Bozo)
Quando un ascensore che prendi d’abitudine si ferma al piano sbagliato e tu, senza controllare, ti fiondi fuori: seguono istanti di totale smarrimento mentre ti scopri sperduto in strani, nuovi mondi.
(Ponghi)
Le app Android che si aggiornano ogni 10 minuti ed ogni volta che le lanci ti aprono 10 finestre con lo spiegone di cosa e’ cambiato, dei problemi risolti e se vuoi donare soldi prima di arrivare alla finstra principale.
(Zanza)
Ancora non mi spiego come sia possibile che alcuni oggetti in cucina (il coltello del pane e il pelapatate, in particolare) diventino introvabili: credo che si smaterializzino… Poi ancora più inspiegabilmente, ricompaiono al loro posto, esattamente dove li avevo già cercati.
(vasodicoccio)
Quando apri una bottiglia di birra ed esce la schiuma: che spreco fastidioso!
(vasodicoccio)
Quelli che vanno in giro con gli spallacci troppo larghi per cui lo zaino gli si appoggia praticamente ad altezza sedere.
(Zanza)
Il piatto sporco tirato fuori dalla lavastoviglie che stai vuotando dopo che ha finito il lavaggio.
(vasodicoccio)
Il Mac che non ha il pulsante per espellere il CD e neanche il led per vedere se l’hard disk sta frullando.
(Zanza)
Quando sbucci un’arancia che ha la buccia sottile, e con il coltello fai un’incisione troppo profonda, tagliando non solo la buccia ma anche l’arancia.
(vasodicoccio)
Quelli che hanno cambiato lavoro o luogo dove vivono, e te la menano ad ogni occasione che la loro e’ stata un “Scelta Di Vita”. E chi se ne fotte ?!
(moscone)
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