Fastidio (beta)

Cercare di appendere una fotografia, o l’orologio, al muro, dovendo centrare il chiodino che viene coperto dalla sagoma dell’oggetto.

(moscone)

Quando il talloncino di carta al termine del filo della bustina ti cade nel te’.

(Zanza)

Quando, pucciato il biscotto nel latte, lo porti alla bocca e quello si spezza e ricade nella tazza.

(Zanza)

Due cose, a casa mia, inesorabilmente, scompaiono: le biro bic e i cavetti micro USB. Ancora gli gnomi del tempo in azione, evidentemente.

(moscone)

Pensi di aver preparato tutto bene, ti siedi soddisfatto di poter ingurgitare cibi senza doverti più alzare e scopri con disappunto d’aver scordato il sale, l’olio  e il cucchiaio (c’è la minestra).

(il nonno)

Dal terzo ripiano della credenza cade un bicchiere di vetro (quelli della nutella, vuoto).
I frammenti di vetro di tutte le dimensioni (dal centimetro al picometro) rimbalzano verso l’alto infilandosi nei ripiani e negli oggetti della credenza fino ad un metro di altezza.

(vasodicoccio)

Ce l’hai in cucina il fattaposto che contiene le borse di plastica ? Be’, com’e’ che quando ti serve una borsa piccola ne escono solo di grandi, e viceversa ?

(moscone)

Ormai ascolto raramente i miei CD, ma so esattamente quali ho. Oggi mi viene voglia di metterne su uno, vado a cercarlo e naturalmente non lo trovo. E quando infine lo trovo, apro la custodia e dentro e’ vuoto.

(moscone)

Aprire un nuovo panetto di burro, soprattutto se ha gli anellini metallici.

(moscone)

Quando metti a scaldare una tazza di latte nel microonde, ruota, ruota, ma al momento di tirarla fuori avrà sempre il manico sul lato posteriore.

(Zanza)

Quando dalla cucina sparisce l’asciugamano per i piatti. Ti giri dal lavello con le mani bagnate e non c’e’ piu’. Mah !

(moscone)

La tovaglia scivolante sul tavolo scivoloso, che pian piano va alla deriva verso un bordo.

(moscone)

Lo stendino da interno, quello leggero che appena lo tocchi si ribalta. Non importa se abiti in un monolocale o in un castello da 4000 mq, sarà sempre in mezzo alle balle ad ostruirti il passaggio.

(Zanza)

Rifare il letto matrimoniale da soli. Per ottenere un risultato appena accettabile devi girarci intorno un minimo di 10 volte, ottimo “lungo” per allenarsi alla maratona.

(Zanza)

Passare con metodo l’aspirapolvere, studiare il percorso migliore per non dimenticare nessun angolino e farlo nel minor tempo possibile. Finire soddisfatti, pulire l’aspirapolvere, riporlo, chiudere lo sgabuzzino e trovare subito un bel triangolo di polvere proprio in mezzo alla stanza.

(il nonno)

Quando ti prepari a cagare, ma hai i jeans leggermente stretti al polpaccio ed abbassandoli anche le calze scendono alla caviglia.

(moscone)

La pentola con l’acqua per la pasta messa a bollire da altrui mani senza il coperchio.

(moscone)

L’inserimento di piatti e posate etc etc nella lavastoviglie è un’operazione che implica una sequenza di azioni e un’organizzazione spaziale personalissima, nota solo a chi sta compiendo l’azione.
L’arrivo di una qualsiasi persona  dotata di buona volontà che inserisce a caso delle stoviglie nell’elettrodomestico, alterando la disposizione predefinita e la sequenza di inserimento, rasenta l’istigazione all’omicidio.

(vasodicoccio)

Sbucciare le patate bollite, che, si sa, anche se all’esterno sono fredde, all’interno rimangono alla temperatura del magma solare anche dopo ore, come il pomodorino di Fantozzi.

(moscone)

Le arance che hanno il bollino (ma perche’ mettere il bollino ?) posto lungo l’equatore, per cui quando le tagli a meta’ per spremerle devi per forza staccarlo.

(moscone)