Smaltire l’anguria
Casa No Comments »Dopo che si e’ mangiata l’anguria in famiglia, rimane una tonnellata di buccia e ti tocca portarla immediatamente nel bidone dell’umido, se no ti sgocciola fuori dai sacchetti.
(moscone)
Dopo che si e’ mangiata l’anguria in famiglia, rimane una tonnellata di buccia e ti tocca portarla immediatamente nel bidone dell’umido, se no ti sgocciola fuori dai sacchetti.
(moscone)
Tra tutte le attivita’ (compreso il coito) interrompibili, quella piu’ fastidiosa e’ quella del taglio dell’erba. Magari inizia a piovere, e devi rimettere tutto a posto, con la prospettiva di dover ricominciare il giorno dopo, e soprattutto col pensiero che il giardino, fino ad allora, rimarra’ meta’ green del golf e meta’ foresta amazzonica.
(moscone)
Amico sventato, che ti appresti a piantare delle piante di kiwi nel giardino, desisti finche’ sei in tempo. Il kiwi e’ una erbaccia fatta albero, i cui rami crescono a velocita’ smodata, arrotolandosi attorno a tutto cio’ che incontrano sul loro cammino, peggio che il kraken intorno alle navi dei pirati dei caraibi.
(moscone)
L’accappatoio dell’Ikea: morbidissimo, comodissimo, economico… ma senza cappuccio.
(vasodicoccio)
Molto più minuscoli del bosone di Higgs: i pezzetti di lego e delle bambole Polly.
(vasodicoccio)
Quando vai per sederti sul cesso e lo trovi appena pulito, con il disinfettante blu nell’acqua. Intendiamoci, ringraziamo chi ci pensa, e’ una cosa che a me non viene neanche in mente. Fatto sta che arrivi col proiettile in canna, ed e’ come trovarci un cartello “non vorrai mica CAGARE qui dentro ?!”.
(moscone)
Rimpiango il caro vecchio forno a gas: ogni volta che devo cuocere qualcosa nel forno elettrico devo prima accertarmi che non ci sia nessun elettrodomestico in funzione, altrimenti il superamento della soglia del contatore e’ garantito.
Piu’ che un fastidio, una bella rottura di scatole.
(vasodicoccio)
Butti la pasta e guardi l’ora per sapere quando scolarla. Poi ti viene il dubbio: l’orologio ha appena fatto lo scatto al nuovo minuto o il minuto scattera’ tra un paio di secondi? Cosi’ torni indietro e ti metti a fissare l’orologio, dimentico della pasta.
(Ponghi)
Lo “00:00” lampeggiante sul display di radiosveglie e apparecchi elettronici vari quando non e’ stata inserita l’ora. Per il nonno, intendo il nuovissimo videoregistratore VHS.
(Zanza)
Con le mani occupate dal bucato appena ritirato provo ad aprire una porta socchiusa spingendola con il gomito.
Ops, è una porta scorrevole.
(vasodicoccio)
Il bastone troppo basso del mocio vileda: per usarlo bisogna star gobbi come la strega cattiva di Biancaneve. Ma alla vileda pensano che solo le donne delle
pulizia pigmee lo useranno?
(il nonno)
Metti su la caffettiera, e poi squilla il telefono.
Il risultato è inevitabile.
(vasodicoccio)
Quando qualcuno ti chiama da un’altra stanza con voce intenzionalmente troppo bassa, così da obbligarti a raggiungerlo.
(corinto)
Sotto il naso, tra le mani la mia marmellata preferita, il pane appena tostato e il coperchio non si svita… nooo!
(bubble)
Quando tolgo la pasta dal fuoco, la scolo, e dimentico il gas acceso, magari per ore.
(moscone)
Quando spegni la lavatrice e devi aspettare un tempo indefinito per aprirne lo sportello. Ma perche’?
(moscone)
Trovare nel lavandino tracce del dentifricio di chi si e’ lavato i denti prima di te.
(moscone)
Il cerchio rosso che si forma sulla tovaglia quando la bottiglia di vino non ha il salvagoccia.
(moscone)
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