Avvitatore
Uncategorized 1 Comment »Quanto mi dà fastidio il rumore dell’avvitatore elettrico, soprattutto quando la vite è arrivata al fondo e l’avvitatore prima di fermarsi sforza un po’.
(vasodicoccio)
Quanto mi dà fastidio il rumore dell’avvitatore elettrico, soprattutto quando la vite è arrivata al fondo e l’avvitatore prima di fermarsi sforza un po’.
(vasodicoccio)
Le domande scritte senza il punto interrogativo alla fine.
(vasodicoccio)
Ne ho gia’ scritto, ma tuttora non me ne capacito. Una bottiglia non e’ usabile col tappo che ne pende. Se la versi in un bicchiere il tappo si mette in mezzo, se bevi a canna ti cade sul labbro, e comunque con un piccolo sforzo lo tiri via, ma PERCHE’ ?!?!
(moscone)
Lavori in corso, senso unico alternato regolato da semaforo.
Tempo di attesa accettabile, dài, non siamo in tanti. Sta per scattare il rosso per la nostra fila e il meraviglioso sul SUV BMW schizza a sorpassare a tutta velocità noi stupidi rispettosi di regole plebee per infilarsi nell’ultima goccia di giallo/verde ormai rosso.
Lo scoppio di fastidio pare inevitabile a chiudere la giornata ma, come nelle favole, due lucette blu lampeggianti si accendono improvvise dietro alla fila e a loro volta scattano a tutta velocità e fermano poco oltre il lucido carrozzone.
Fastidio interruptus!! La giornata sembra ora luminosa malgrado sia notte. Appagamento da scazzottata finale dei film di Bud Spencer e Terence Hill.
(il nonno)
Il mattino dopo aver arato quel cazzo di campo distante, sempre all’ora di punta, tornano col carro di letame e/o con la cisterna di liquame, avanti e indietro, aggiungendo merda al fango sull’asfalto. Tutti in coda col naso tappato.
(il nonno)
… e quando ai 30 km/h tornano a sera tardi dall’aratura, accendono fari abbaglianti davanti e dietro in maniera da accecare sia chi li incrocia sia, soprattutto, chi li segue e non riesce a sorpassarli. Maledetti.
(il nonno)
Essendo originaria della Liguria, tutti gli abitanti delle altre regioni si sentono in dovere di chiedermi se vado a Sanremo per il festival, convinti, forse, che tutta la Liguria si trasferisca lì per l’ intera settimana.
(vasodicoccio)
Ultimamente va di moda usare la parola “importante” per evitarsi la pigrizia di cercare invece l’aggettivo piu’ consono. Ad esempio:
E cosi’ via
(moscone)
Mia figlia ha chiesto ad un’amica che abita lontano di venire a trovarla per l’intero weekend, in modo che possano passare due giorni insieme.
La mamma di quest’amica mi manda un vocale spiegandomi che la ragazzina ha i pidocchi; e aggiunge: “se per te va bene te la mando lo stesso, dimmi tu”.
Ecco, no.
(vasodicoccio)
Quando incrociando le altre auto faccio caso alla testa dei guidatori, quanti ne vedo che guardano in basso invece che in avanti. Chissa’ quante imperdibili notifiche di Instagram non si stanno perdendo (giustamente, essendo imperdibili).
(moscone)
Il mio telefonino che, ben prima dello scoccar dei 50, decise autonomamente di entrare in modalità TalkBack (quella per gli ipovedenti).
(vasodicoccio)
Il mio telefonino che, allo scoccar dei 50 o meglio qualche giorno dopo, decide autonomamente di ingrandire il formato dei caratteri di alcune app.
(vasodicoccio)
Vado a comprare tre fette di carne, arrivata a casa mi accorgo che me ne hanno date due belle grandi e una decisamente più piccola.
(vasodicoccio)
Dover portare la ricevuta stampata di un pagamento fatto con PagoPa per un’attività scolastica ha qualcosa di surreale…
(vasodicoccio)
Star in coda dietro al trattore che proprio all’ora di punta del mattino sente l’irresistibile bisogno di andare ad arare un campo a 40 km dalla fattoria alla vertiginosa velocità dei 30 km/h.
Lo stesso trattore ritroverai all’ora di punta della sera, che, finito di arare, uscirà appagato dal campo cagando davanti a te tonnellate di fango sui 40 km di strada del ritorno. Ai 30 km/h.
(il nonno)
Il filtro di snapchat che invecchia mi lascia così come sono.
(il nonno)
I corrieri che ti mandano millemila mail prima durante e dopo la consegna (poi magari la consegna la fanno gettandoti la cornice di cristallo di Boemia in cortile, senza neanche scendere dal furgone).
(moscone)
L’ascensore che olezza di cane bagnato.
Peggio c’e’ solo l’ascensore che sembra una profumeria.
(Ponghi)
Le lenti ASSOLUTAMENTE antigraffio dei tuoi nuovi occhiali (rigorosamente di plastica, perche’ non sia mai che priviamo il nostro povero pianeta della sua sabbia per farle di vetro) che dopo un mesetto speso a fluttuare sulla punta del mio naso hanno un bel solco inciso proprio in mezzo.
No, non vado a spasso durante le note ed insidiosissime tempeste di sabbia Canadesi e non uso cartavetro per pulirle, ma il sofficissimo panno vegano (?!?) di cui son diventato depositario in occasione dell’acquisto degli occhiali.
(Ponghi)
Quelli che impestano fb wa e altri Stigi sociali con aforismi come minimo decontestualizzati ma il più delle volte insopportabili. Ancor più fastidiosi se messi nelle nuvolette di personaggi famosi dei fumetti (Snoopy, Mafalda, etc) che mai avrebbero detto simili cazzate.
(il nonno)
Ultimi Commenti