Corn flakes
Uncategorized No Comments »Le minuscole briciole in fondo al sacchetto dei corn flakes: assonnato il mattino rovesci tutto nel latte e invece di croccanti e sfiziosi corn flakes ti ritrovi una immonda poltiglia.
(il nonno)
Le minuscole briciole in fondo al sacchetto dei corn flakes: assonnato il mattino rovesci tutto nel latte e invece di croccanti e sfiziosi corn flakes ti ritrovi una immonda poltiglia.
(il nonno)
I due minuscoli anellini metallici che sigillano gli angoli dell’ involucro dei panetti di burro. Cosi’ che quando devi aprire un panetto nuovo, finisci per disintegrarne la carta.
(moscone)
La perversione dell’asola orizzontale anziché verticale nell’ultimo bottone in basso di certe camicie. Il dito si inceppa e ci vuole un po’ a infilare il bottone.
(il nonno)
Svegliarsi, pre qualche oscura ragione, con la sigla di Daitarn 3 incastrata nel cervello. E NON C’E’ MODO DI FARLA ANDARE VIA!! DAITARN DAITARN DAITARN!!!
Finisce il diluvio universale e appena spunta il sole ti scoppiano le allergie.
(Ponghi)
Che sono i soli a pagare tante, tante tasse, me la smenano ogni volta.
Intanto, nel dubbio, la carta di credito non la prendono, e all’arrivo ti chiedono se vuoi la ricevuta.
(moscone)
Svegliarsi nel cuore della notte con qualcuno che ti guarda fisso (tipo psycho) aspettando che tu faccia un segno di vita e ti grida ad un volume al 100% “I need poo”, e ti devi alzare per pulirle il sederino, lavarle le mani e tirare lo sciacquone.
Ma la ciliegina e’ che lei e’ sveglia come un grillo e tu vorresti tornare a dormire. NO !
(Oskaro)
Entrare in un bagno pubblico e scoprire di avere una scarpa slacciata.
(Zanza)
Quando, portando il biscotto appena inzuppato alla bocca, con tutta l’anticipazione del gustoso boccone, all’ultimo si spezza e cade nel latte con un bel tuffo a bomba che spruzza ovunque.
(Zanza)
Quelli che ascoltano musica o parlano al telefono con i cavi dellle cuffiette tutti attorcigliati.
(Zanza)
Quando giochi a Trivial e le carte delle domande sono inserite nel contenitore con il lato risposta a volte davanti a volte dietro.
(Zanza)
Appena messo l’accappatoio il doccino decide di scaricarti in testa l’ultimo litro d’acqua che aveva lì fermo in punta.
(il nonno)
Pennette USB sempre più larghe e porte USB sempre più vicine.
(il nonno)
Quando su un gruppo o mailing list chiedi chi C’E’ per un tale cosa, e in mille rispondono che NON ci sono. Ma porco demonio, se volevo sapere chi NON c’era, chiedevo chi NON c’era, no?
(moscone)
Il vezzo di dare il voto di educazione fisica, oops scusate, “scienze motorie” per cose mai fatte prima, tipo: test di Cooper (sotto i 1700 metri sei insufficiente), salto in alto (sotto i 110 cm sei insufficiente), salto con l’asta (sotto i 5 m sei una mezza sega).
Propongo di sedere al pianoforte i professori di “scienze motorie” con lo spartito dei 12 Studi op. 8 di Skrjabin sul leggio, “se non lo leggi a prima vista sei insufficiente” (magari con l’aggiunta di un bel coppino sulla nuca).
(il nonno)
Alle 5 devi uscir di casa perché hai appuntamento con amici, alle 4.45, senza alcun preavviso, arriva una squadra di parenti che non vedi da anni.
(il nonno)
Se ti attardi di una frazione di secondo sul “Mi piace”, FB ti appioppa un bel “cuoricino rosa” che, se il commento è rivolto ad un barbuto conoscente, può portare a situazioni imbarazzanti.
(il nonno)
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