I tappi scomparsi
Casa 2 Comments »Mia moglie, regolarmente, mi butta via i tappi di sughero che io ho amorevolmente scolpito perche’ ri-entrino nelle bottiglie aperte.
(moscone)
Mia moglie, regolarmente, mi butta via i tappi di sughero che io ho amorevolmente scolpito perche’ ri-entrino nelle bottiglie aperte.
(moscone)
Quando butti un vasetto di vetro nel tuo bidoncino della differenziata, e cozzando contro altri oggetti di vetro, ti ritorna su un rumore aggiacciante, che contiene sempre una frequenza particolare che riesce a trapanarti le orecchie.
(moscone)
Per quanta attenzione tu faccia schegge arancioni schizzan da tutte le parti: per terra, sul salino, sul bordo dello sportello della lavastoviglie semiaperto. Il dramma è che se non le trovi tutte subito, dopo qualche giorno saranno secche e appiccicatissime. Uf!
(il nonno)
Dato che sei un tipo preciso, l’angolino della confezione in tetrapack del latte lo tagli con le forbici (e non con le nude mani, quelle le usi per squarciare gli elenchi telefonici). Ma cazzo, mai una volta che una gocciolina di latte non finisca sulle lame delle forbici (che quindi vanno lavate).
(moscone)
Capire con disappunto che quei pezzetti bianchi sbrindellati che girano insieme alle lenzuola nell’oblò della lavatrice sono il libro che stavi leggendo e avevi malauguratamente abbandonato sul letto prima del passaggio della nonna.
(il nonno)
Come i gatti cascano sempre in piedi, così la fetta di pane e marmellata cade sempre dalla parte della marmellata … sulla tovaglia.
(il nonno)
Ancora non mi spiego come sia possibile che alcuni oggetti in cucina (il coltello del pane e il pelapatate, in particolare) diventino introvabili: credo che si smaterializzino… Poi ancora più inspiegabilmente, ricompaiono al loro posto, esattamente dove li avevo già cercati.
(vasodicoccio)
Il piatto sporco tirato fuori dalla lavastoviglie che stai vuotando dopo che ha finito il lavaggio.
(vasodicoccio)
La luce temporizzata nelle parti comuni del condominio, che appena chiudi la porta della tua cantina uscendone si spegne, lasciandoti nelle tenebre piu’ assolute con le mani occupate dalle bottiglie di vino che stavi portando su.
(Zanza)
Stai per metter la tovaglia in tavola, ti giri a prenderla dal cassetto ti rigiri ed il tavolo, prima vuoto, è ricoperto di barattoli, bottiglie, buste di prosciutto, grilletto, oliera, etc.
(il nonno)
I designers (poteve essere altrimenti?) delle cucine a gas che hanno piazzato i pomelli a 5 centimetri dai fuochi: diventano bollenti ed inutilizzabili nel giro di pochi secondi. Senza contare che, alla massima potenza (‘wok infernale!’), il fuoco stesso lambisce suddetti pomelli.
(Ponghi)
I pile (pronuncia: pail) neri. Raccolgono la polvere e i pelucchi (e, in lavatrice, i frammenti dei fazzoletti di carta) che neanche lo swiffer…
(vasodicoccio)
Le spugnette abbandonate che bisogna recuperare in fondo al lavello imbevute di sciacquatura di piatti unti.
(il nonno)
L’accanimento terapeutico verso quei tubetti di dentrifricio o flaconi di shampoo ormai palesemente terminati: per spremere l’ultima microgoccia si effettuano acrobazie ed alchimie completamente sproporzionate al risultato, con l’unico effetto di far si che ci si lavi con quantita’ insufficienti di prodotto.
(Ponghi)
Sputare la schiuma del dentrifricio e centrare in pieno il rubinetto.
(Ponghi)
La pellicola trasparente per conservare gli alimenti, che la compri in rotoli da 50m e dopo il secondo metro si stacca dalla scatola il seghetto di metallo/plastica per tagliarla. Rimangono 48 metri da tagliare con sottofondo di accidenti (oppure da usare in una sola volta…).
(vaso di coccio)
Scoprire che l’acchiappacolore non sempre funziona: ora come lo spiego a mio marito che le sue mutande funzionano meglio, in particolare per il colore rosa?
(vaso di coccio)
Sarà perché mi fan fischiare l’apparecchio acustico ma non sopporto l’incredibile rumore degli elettrodomestici: aspirapolvere, fornetto a microonde, lavastoviglie (la mia), lavatrice quando carica l’acqua, frullino, etc…
Rumore, rumore, rumore!
(il nonno)
Quando l’omino che raccoglie la differenziata ti svuota il bidone e poi te lo lascia col coperchio aperto, di modo che nei giorni di pioggia torni la sera per ritirarlo e ti tocca prima svuotarlo dell’ acqua.
(moscone)
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