Giungla Urbana
Uncategorized No Comments »Quando torni a casa e giri ore tentando di trovare un parcheggio, alla fine parcheggi a 18km e dopo la marcia per arrivare a casa trovi che subito di fianco al tuo portone si e’ liberato un posto.
(Zanza)
Quando torni a casa e giri ore tentando di trovare un parcheggio, alla fine parcheggi a 18km e dopo la marcia per arrivare a casa trovi che subito di fianco al tuo portone si e’ liberato un posto.
(Zanza)
Caro Babbo Natale, per quest’anno chiedo il taglio delle mani e, nel caso di utenti maschili, delle altre escrescenze carnose, per chi scala i modelli CAD in spazio modello per stamparli in scala sulla carta !!!
Grazie, il nonno.
(il nonno)
Ah, che galantuomini i signori della Coop, che ci informano della chiusura nei giorni di Natale e Santo Stefano, per difendere i valori della famiglia eccetera eccetera. Quando sono stati proprio loro ad iniziare a forzare le apertura di domenica e dei giorni festivi, impiccando i piccoli negozianti. Ma vaffanculo.
(moscone)
Trovare una vite sul pavimento sotto la scrivania, in ufficio.
(vasodicoccio)
L’impossibilita’ di eseguire qualsiasi operazione degna di un primate con pollice opponibile quando si hanno le mani fredde.
(Zanza)
Quando nella megatavolata in pizzeria sono tutti intenti a cianciare dei fatti propri, arriva il cameriere con le pizze e inizia: “la pizza ai funghi?” — nessuna risposta — “LA PIZZA AI FUNGHIII?” — niente.
Dopo una decina di richiami sta quasi per rinunciare quando il tipo seduto ad un passo si sveglia e dice “ah… si e’ mia…” e cosi’ via per le successive dieci pizze,
Svegliaaaa !!
(Zanza)
Il filo di gelo che si intrufola fra sciarpa e giacca e scende fra le scapole.
(il nonno)
Quando ti chiedono di dettare il codice fiscale al telefono. Vado con le pure lettere, o con le citta’ ? Per me citta’, perche’ le mie tre N non la passerebbero liscia (“Enne o Emme ?”). Spari le prime tre lettere ed aspetti un decimo di secondo. Se dall’altra parte arriva un cenno di assenso, allora sai che devi procedere a blocchi, ed attendere l’ok dell’interlocutore. Se no, provi a snocciolare tutto il codice, ma invariabilmente verso i tre quarti lui dice qualcosa, e devi ricominciare da capo.
(moscone)
Mille fastidiosissimi aggeggi USB (pennette, chiavi elettroniche, accessi internet) sempre più grossi da attaccare contemporaneamente al PC e le porte USB sempre più vicine.
(il nonno)
Mettersi a leggere gli articoli sui vecchi giornali utilizzati per imballare, e non trovar più la seconda pagina !
(il nonno)
Per quanto io continui ad unfolloware amici (amici ?), a nascondere le fonti di quello che i pochi rimanenti amici postano, ad incaponirmi con “non voglio vederlo”, “mostrami meno merda come questa”, etc. etc, la quantita’ di immondizia che facebook continua a propinarmi non accenna a diminuire.
(moscone)
MAI dire “Be’, questo mese abbiamo speso abbastanza poco” quando manca una settimana alla fine. Inizia a succedere di tutto.
(moscone)
Ustionarsi il pollice e l’indice della mano destra e poi mettersi a lavorare al pc con le dita impiastricciate di crema.
(vasodicoccio)
Quando scarico un film da millemila terabyte e quando lo copio sul disco esterno scopro che ce l’avevo gia’.
(moscone)
La casetta dell’acqua presso la quale mi rifornisco eroga (bel verbo) un litro con 5 centesimi. Regolarmente, mi ritrovo con l’ultima bottiglia mezza piena e senza un 5 centesimi in tasca, ma solo un 10. Rimanere con una bottiglia a meta’, o sprecare 5 centesimi ?
(moscone)
Innocenti battute ironiche a commento dei post di un amico sono dal medesimo percepite come mortali offese. Maledetti social.
(il nonno)
Coda sulla tangenziale.
Solito meraviglioso che sfreccia con suvvone in corsia di emergenza a tutta velocità “perchè lui non ha mica tempo da perdere”. Partire, bava alla bocca, col solito mega fastidio “a ‘sti bastardi non li beccano mai, porco di quel …”
E invece no: fastidio interruptus!!
Al suvvone segue, come l’angelo del signore, la macchina della polizia che lo “invita”, lampeggianti accesi e colpi di abbaglianti, a fermarsi. Mentre lentamente la coda scorre accanto al suvvone ormai bloccato, l’ultima immagine che rimane è lo sguardo del poliziotto mentre chiede patente e libretto, tirando fuori un blocco delle multe spesso come “Il Signore degli Anelli”.
Il fastidio sarà interruptus ma la goduria è immensa.
(il nonno)
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