Confcall
Uncategorized 1 Comment »Erano decenni che non facevo una conference call in inglese al telefono, invece che usando Skype o altre diavolerie piu’ recenti. Madonna che fatica, non si capisce chi parla e soprattutto cosa dice.
(moscone)
Erano decenni che non facevo una conference call in inglese al telefono, invece che usando Skype o altre diavolerie piu’ recenti. Madonna che fatica, non si capisce chi parla e soprattutto cosa dice.
(moscone)
Quando il tuo ospite se ne sta andando, ma una volta aperta la porta, e lui fuori, si ricorda di un’ultima cosa che doveva dirti, mentre gli spifferi invernali spifferano verso l’interno.
(moscone)
Come è possibile riempire un’intera città (Ivrea) con decorazioni natalizie luminose che rappresentano fiocchi di neve … PENTAGONALI ?
(il nonno)
Quando torni a casa e giri ore tentando di trovare un parcheggio, alla fine parcheggi a 18km e dopo la marcia per arrivare a casa trovi che subito di fianco al tuo portone si e’ liberato un posto.
(Zanza)
Caro Babbo Natale, per quest’anno chiedo il taglio delle mani e, nel caso di utenti maschili, delle altre escrescenze carnose, per chi scala i modelli CAD in spazio modello per stamparli in scala sulla carta !!!
Grazie, il nonno.
(il nonno)
Ah, che galantuomini i signori della Coop, che ci informano della chiusura nei giorni di Natale e Santo Stefano, per difendere i valori della famiglia eccetera eccetera. Quando sono stati proprio loro ad iniziare a forzare le apertura di domenica e dei giorni festivi, impiccando i piccoli negozianti. Ma vaffanculo.
(moscone)
Trovare una vite sul pavimento sotto la scrivania, in ufficio.
(vasodicoccio)
L’impossibilita’ di eseguire qualsiasi operazione degna di un primate con pollice opponibile quando si hanno le mani fredde.
(Zanza)
Quando nella megatavolata in pizzeria sono tutti intenti a cianciare dei fatti propri, arriva il cameriere con le pizze e inizia: “la pizza ai funghi?” — nessuna risposta — “LA PIZZA AI FUNGHIII?” — niente.
Dopo una decina di richiami sta quasi per rinunciare quando il tipo seduto ad un passo si sveglia e dice “ah… si e’ mia…” e cosi’ via per le successive dieci pizze,
Svegliaaaa !!
(Zanza)
Il filo di gelo che si intrufola fra sciarpa e giacca e scende fra le scapole.
(il nonno)
Quando ti chiedono di dettare il codice fiscale al telefono. Vado con le pure lettere, o con le citta’ ? Per me citta’, perche’ le mie tre N non la passerebbero liscia (“Enne o Emme ?”). Spari le prime tre lettere ed aspetti un decimo di secondo. Se dall’altra parte arriva un cenno di assenso, allora sai che devi procedere a blocchi, ed attendere l’ok dell’interlocutore. Se no, provi a snocciolare tutto il codice, ma invariabilmente verso i tre quarti lui dice qualcosa, e devi ricominciare da capo.
(moscone)
Mille fastidiosissimi aggeggi USB (pennette, chiavi elettroniche, accessi internet) sempre più grossi da attaccare contemporaneamente al PC e le porte USB sempre più vicine.
(il nonno)
Mettersi a leggere gli articoli sui vecchi giornali utilizzati per imballare, e non trovar più la seconda pagina !
(il nonno)
Per quanto io continui ad unfolloware amici (amici ?), a nascondere le fonti di quello che i pochi rimanenti amici postano, ad incaponirmi con “non voglio vederlo”, “mostrami meno merda come questa”, etc. etc, la quantita’ di immondizia che facebook continua a propinarmi non accenna a diminuire.
(moscone)
MAI dire “Be’, questo mese abbiamo speso abbastanza poco” quando manca una settimana alla fine. Inizia a succedere di tutto.
(moscone)
Ustionarsi il pollice e l’indice della mano destra e poi mettersi a lavorare al pc con le dita impiastricciate di crema.
(vasodicoccio)
Ultimi Commenti