Ti posso disturbare?
Uncategorized 3 Comments »La retorica del “Ti posso disturbare?”… Lo hai gia’ fatto!
(Zanza)
La retorica del “Ti posso disturbare?”… Lo hai gia’ fatto!
(Zanza)
Quando leggi una recensione di un libro per cercare di capire com’e’, di cosa parla, eccetera, ed invece ti scontri contro l’edonismo del recensore, che riesce a non farti capire un cazzo del libro a suon di paroloni e citazioni dotte.
(moscone)
Doversi svegliare alle 6 di mattina per spalare la neve dallo scivolo del garage.
Va be’, in verita’ volevo unirmi allo scontento della massa piemontese, che dopo essersi lagnata per mesi del caldo e della siccita’ di questo inverno, adesso va in pallone per una spanna di neve (… e non c’e’ il sale sulle strade, e le scuole andrebbero chiuse, eccheccazzo).
In realta’ grazie a questo scontento generale succedono cose miracolose, tipo andare alla posta e non trovare nessuno in coda.
(moscone)
Quando, nonostante tu sia sveglio e vigile, i tuoi occhi non vogliono saperne di stare aperti… se non tramite uno sforzo poderoso dei muscoli facciali che ti stampa una faccia ebete sul muso.
(Michele)
Il sistema di numerazione automatica dei canali del digitale terrestre chiamato LCN che DOVREBBE (dico dovrebbe) ordinare i canali secondo una logica standard. Peccato che alcune emittenti trasmettono sulla stessa frequenza e sullo stesso numero di canale e quindi devi A MANO scegliere quale salvare su quel determinato numero. Senza contare le volte che ti trovi il tre canali del Biscione anzichè su 4, 5 e 6 sul 804, 805 e 806… che fastido!
(TonyJay)
Quando apri il frigo per prendere l’ultima birra… e scopri di averla bevuta la sera prima.
(vasodicoccio)
I bagni dei locali di tendenza che piacciono a Ponghi, dove puoi andare a pisciare senza, in teoria, toccare alcunche’ (a parte il tuo regale augello, naturalmente). Il problema principale e’ la luce, che si accende contestalmente alla tua entrata nel cesso, ma con 2/3 secondi di ritardo, per cui comunque nel frattempo ri-esci per controllare che veramente non ci fosse da premere alcun bottone.
(moscone)
Quei romanzi russi, il cui campione e’ “Il Dottor Zivago”, in cui nelle prime 50 pagine compaiono almeno 50 personaggi, chiamati arbitrariamente per nome, o cognome, o patronimico, o vezzeggiativo, e tu non ci capisci piu’ una mazza.
(moscone)
Le ricette scritte A MANO dai dottori dove non si capisce NIENTE!… ma come cazzo scrivono?! Che poi TUTTI i dottori scrivono da schifo e tutti uguale! Ma che è nei corsi di specializzazione ne fanno uno di “scrittura a minchia”?
(TonyJay)
Tutto tronfio stai per riempire le ultime caselline del Sudoku “difficile” quando ti accorgi che nel riquadro in basso a destra hai scritto due 6.
(il nonno)
Dovere impacchettare i regali, senza esserne mai stato capace.
E con questa si va un vacanza fino alla befana, nell’inverno piu’ secco del decennio, mentre in calabria ci sono metri di neve fresca. Vabbe’, baci.
(moscone)
La mia stampante non stampa in bianco e nero (come richiestole) se gli manca la cartuccia del colore. Ma perche’ ?!?!
(moscone)
Quando vai a farti fare un preventivo per del materiale per la casa, per esempio piastrelle o parquet, e il negoziante ti mostra il listino e tutto orgoglione ti dice che su quel prodotto c’e’ lo sconto del 40%. E allora cambiate sto cazzo di listino, no?, invece di cercare di farmi credere che mi state facendo un favore.
(moscone)
I siti con abbinamenti cromatici mirati a renderti cieco, ad esempio sfondo rosso e caratteri gialli.
(Bozo)
I popoli che proprio non capiscono il concetto di “fare la fila” e di come ogni violazione attivi in me l’archetipo “gomitata”.
(Ponghi)
Il fastidio EPOCALE che ti viene quando non sai come chiudere la cintura: un buco più stretta e stai scomodo, uno più largo e ti senti cascare i pantaloni. Che si fa in questi casi?
(TonyJay)
I fazzoletti di carta tipo kleenex ma di sottomarca generano 2 fastidi
1. Quando soffi il naso in maniera energica si bucano
2. Se finiscono il lavatrice si frammentano in mille minuscoli pezzettini praticamente incollati al bucato.
(vaso di coccio)
Ci sono persone, per lo piu’ donne, le quali, quando richiami la loro attenzione, si voltano lentamente verso di te tenendo gli occhi chiusi solo per aprirli con aria interrogativa quando hanno il volto allineato al tuo. Ecco, non lo sopporto.
(Ponghi)
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