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Uncategorized 2 Comments »Si aggiorna una volta alla settimana, forse anche più spesso. Ma cos’hanno sempre da aggiornare !?
(il nonno)
Si aggiorna una volta alla settimana, forse anche più spesso. Ma cos’hanno sempre da aggiornare !?
(il nonno)
Srotolare 3 metri piú del necessario di filo interdentale, altrimenti scivola dalle dita durante l’uso.
(Ponghi)
Per spengere (alla toscana) il Kindle bisogna tenere schiacciato 5-6 secondi un tastino minuscolo nelle parti basse dell’aggeggio, un’eternità ai giorni nostri. Fortissimo è il sospetto che questo strano comportamento apparentemente privo di senso in un apparecchietto così sofisticato (basterebbe toccare il tasto e dare ok per spengere, 0,5 secondini) sia in effetti studiato “ad hoc” per far desistere il lettore dallo spengerlo veramente e tritargli così i coglioni con pubblicità di centinaia di libri e cazzate varie che “potrebbero piacergli”: fastidio dietrologico.
(il nonno)
I bicchieri alti e stretti da bibita: alzi, bevi un sorso, abbassi e il riflusso del liquido avanzato ti lava la faccia.
(il nonno)
Gruppi di persone che giocano a parole crociate in luoghi pubblici (tipo un aereo). Peggio ancora se incapaci di risolvere la seguente definizione: “Il Tse-Tung politico” 3 lettere.
(Bozo)
Le minuscole briciole in fondo al sacchetto dei corn flakes: assonnato il mattino rovesci tutto nel latte e invece di croccanti e sfiziosi corn flakes ti ritrovi una immonda poltiglia.
(il nonno)
I due minuscoli anellini metallici che sigillano gli angoli dell’ involucro dei panetti di burro. Cosi’ che quando devi aprire un panetto nuovo, finisci per disintegrarne la carta.
(moscone)
La perversione dell’asola orizzontale anziché verticale nell’ultimo bottone in basso di certe camicie. Il dito si inceppa e ci vuole un po’ a infilare il bottone.
(il nonno)
Svegliarsi, pre qualche oscura ragione, con la sigla di Daitarn 3 incastrata nel cervello. E NON C’E’ MODO DI FARLA ANDARE VIA!! DAITARN DAITARN DAITARN!!!
Finisce il diluvio universale e appena spunta il sole ti scoppiano le allergie.
(Ponghi)
Che sono i soli a pagare tante, tante tasse, me la smenano ogni volta.
Intanto, nel dubbio, la carta di credito non la prendono, e all’arrivo ti chiedono se vuoi la ricevuta.
(moscone)
Svegliarsi nel cuore della notte con qualcuno che ti guarda fisso (tipo psycho) aspettando che tu faccia un segno di vita e ti grida ad un volume al 100% “I need poo”, e ti devi alzare per pulirle il sederino, lavarle le mani e tirare lo sciacquone.
Ma la ciliegina e’ che lei e’ sveglia come un grillo e tu vorresti tornare a dormire. NO !
(Oskaro)
Entrare in un bagno pubblico e scoprire di avere una scarpa slacciata.
(Zanza)
Quando, portando il biscotto appena inzuppato alla bocca, con tutta l’anticipazione del gustoso boccone, all’ultimo si spezza e cade nel latte con un bel tuffo a bomba che spruzza ovunque.
(Zanza)
Quelli che ascoltano musica o parlano al telefono con i cavi dellle cuffiette tutti attorcigliati.
(Zanza)
Quando giochi a Trivial e le carte delle domande sono inserite nel contenitore con il lato risposta a volte davanti a volte dietro.
(Zanza)
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