Cambiando i pantaloni
Uncategorized No Comments »Il giorno che cambi i pantaloni e dimentichi di mettere il fazzoletto in tasca ti prende ovviamente un raffreddore molto produttivo.
(il nonno)
Il giorno che cambi i pantaloni e dimentichi di mettere il fazzoletto in tasca ti prende ovviamente un raffreddore molto produttivo.
(il nonno)
Avete presente il Cuor di Pane, quelle fette morbidissime di pan carre’ senza bordo del Mulino Bianco, ideali per i tramezzini e con un nome cosi’ disarmante? Bene, non fatevi ingannare, sono solo un altro degli strumenti del demonio. Ho scoperto con terrore che la fascetta di plastica che chiude il sacchetto , e che di regola va aperta ruotandola in senso antiorario, ogni tanto e’ arrotolata al contrario.
(moscone)
Non appena si vuole stare in solinga pace per un po’, scatta il momento in cui la gente ti cerca, ed è pure in vena di spiritosaggini.
(corinto)
Ogni tanto, cercare di uscire di casa la mattina diventa un’impresa titanica. Scendi, e non hai le chiavi di casa. Risali, riscendi, e non hai le chiavi della macchina. Risali, riscendi, e non hai il telefono. Risali, riscendi, ed a quel punto ti scappa da cagare.
(moscone)
Quella sensazione che l’universo sia tutto un grande inganno che provi quando dalla lavatrice escono meno calzini di quanti ce ne sono entrati.
(Ponghi)
Ufficio nuovo, in pieno stile fantozziano: bagni GELATI con luce con fotocellula di durata prossima al nanosecondo.. Per fare la pipì o lavarsi i denti occorre agitare continuamente le mani sulla testa stile gospel (penso in particolare alla scena dei Blues Brothers in chiesa). Non oso pensare i maschietti come fanno.
(vasodicoccio)
Il miele molto fluido: al solo avvicinarsi al barattolo già hai le mani appiccicose.
(il nonno)
Quelli che postano su facebook dei poster con su delle frasi. Ma perche’ invece, semplicemente, non le scrivono ?
(moscone)
La caldaia guasta in un gelido, piovoso sabato di febbraio.
(corinto)
La riunione della Tupperware a casa la sera di venerdì: ma queste pratiche non sono vietate dalle Nazioni Unite?
Scapperò alla bocciofila con l’Apino.
(il nonno)
Quando mi rendo conto che spreco sempre un casino di carta igienica.
(Ponghi)
La finta standardizzazione delle prese elettriche che obbliga ad avere 400 adattatori in casa e mai quello adatto alla combinazione di spina che hai in mano in quel momento: 3 rebbi grandi, ma la presa prevede 3 buchi piccoli, o viceversa, o 2 buchi ma distanti. AAAARRRGGGHHH.
(il nonno)
La briciola che finisce incastrata vicino al tasto spazio della tastiera del notebook, così profondamente che non basta tenerlo schiacciato per tirarla fuori.
(vasodicoccio)
Quando si accende quell’ iconcina (tipo la spia di guasto al motore) che ti segnale che qualcuno ha fatto qualcosa che in qualche modo puo’ riguardarti in, comesichiama, G+.
E’ come se si riaccendessero da sole le candeline sulla tua torta di compleanno dopo che le hai spente.
(Ponghi)
Non importa il numero di tasche che il tuo giaccone può avere, le chiavi sono sempre nell’ultima in cui guardi.
(il nonno)
Gli errori di grammatica nei giornali: saro’ pazzo, ma quando non c’era la correzione automatica, c’erano molti meno errori.
(Ponghi)
Accendere la tele e vedere gli ultimi istanti prima della sigla finale di una trasmissione/film/documentario che ti sarebbe piaciuto un casino.
(il nonno)
Cosa stracazzo ci fa una mosca in casa mia, quando fuori stamattina c’e’ meno sette ??
(moscone)
Ad esempio quelli delle Barbie: plastica, carta, fili di metallo rivestiti di plastica, colla, scotch… mancano solo i rivetti !
(vasodicoccio)
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