Ad alta voce
Quelli che 3 Comments »Quelli che parlano dei fatti loro ad alta voce al telefonino ovunque si trovino, sul treno, per strada, in una sala d’attesa….
(in nonno e Zanza)
Quelli che parlano dei fatti loro ad alta voce al telefonino ovunque si trovino, sul treno, per strada, in una sala d’attesa….
(in nonno e Zanza)
Le donne col passeggino che ti vedono arrivare e partono decise in rotta di collisione spingendolo come un ariete. Eccheccazzo, ma che vi ha fatto l’universo per dover sempre rompere i coglioni in quel modo?!?
(Ponghi)
Quelli che si fanno stampare lo scontrino dal bancomat, per poi stracciarlo e buttarlo istantaneamente. Ma perche’?
(moscone)
Tutti i gruppi creati su Facebook che iniziano con: “Quelli che…” e di conseguenza, per la proprietà transitiva il fastidio si estende anche su chi li crea…
(TonyJay)
Quando sei in fila a un bar e dopo 40 min che aspetti sotto il sole tocca alla persona davanti a te e dice: “ah si allora prendo . . mmmm .. . mmmm, te che prendi?. . mmm. . aspe, Saveriooo te che prendi?? vai anche a chiederlo a Michele” e aspetti altri 10 min ma scusa non si può essere pronti con i soldi in mano (giusti se possibile) quando tocca il prorpio turno?
(Fra)
Dopo un giorno passato a lavare piatti a mano in un rifugio, cominci ad odiare quelli che non fanno la scarpetta.
(Stefano Laltro)
Quelli che pontificano su argomenti tecnologici senza saperne una mazza, tipo “Vista e’ una merda”, ma solo per sentito dire, o per dire ad ogni costo qualcosa in una conversazione che non li puo’ riguardare, invece di approfittarne per tacere e respirare. Comunque, detto tra noi, Vista e’ una merda.
(moscone)
Quello davanti a te al bancone gastronomia del supermercato, che ordina un etto di cotto, 80 grammi di crudo, 50 di mortadella ma TAGLIATA FINE MI RACCOMANDO.
(moscone)
Quelli (probabilmente gli stessi del traghetto) che sulla spiaggia di 10×2 km vuota vengono a piazzarsi a 50 cm da voi parlando al telefonino a voce alta (almeno una telefonata ogni 2 minuti) e urlando a perdifiato al figlio che non è ancora ora del bagnetto, e allora il figlioletto si metterà a piangere… e via così.
(il nonno)
Quelli che si precipitano alle scale dei garage prima che il traghetto arrivi in porto e dovrebbero essere gli ultimi a scendere. Bloccano l’accesso ai primi chiamati e tutto si intasa: come le pecore all’uscita dal recinto.
Sono gli stessi che raggiunta infine la propria macchina nel garage, prima ancora che il portellone sia giù, accendono il motore soffocando tutti di gas e rumore.
(il nonno)
Passi delle ore a preparare un qualche piatto puntigliosamente elaborato, che so, dei pomodorini ciliegino riempiti ad uno ad uno di pesce affumicato, ed al momento di assaggiarli squilla il telefono ed alcuni commensali se ne vanno alla cornetta a raccontare la storia delle loro ultime vacanze.
(Ponghi)
Quelli che mangiano il formaggio erodendolo poco a poco dal centro: dopo cinque minuti per me rimane solo una mezzaluna di buccia con qualche rimasuglio attaccato e la sensazione di essere stato defraudato di una meravigliosa esperienza.
(Ponghi)
Le frase “Del resto, fare il genitore e’ il mestriere piu’ difficile del mondo” (o varianti) a riunioni di classe o incontri di genitori. Ogni volta c’e’ il saggio di turno che deve tirarla fuori, in cerca di approvazione dalla platea. Lo manderei (oltre che a cagare) a farsi un mesetto in miniera o a svuotare pozzi neri.
(moscone)
Quelli che, quando gli chiedi come stanno, ti rispondono “Eh, abbastanza…”. Ma abbastanza cosa?!? E finiscila la frase, cristoddio!
(Ponghi)
Quei colleghi (o presunti tali) che si bullano dei loro studi e quando gli chiedi di fare qualcosa che va poco oltre la loro ottusa visione della vita, ti rispondono: “non sono mica pagato per fare questo…”
(TonyJay)
Quelli che iniziano un discorso con “Oggi come oggi…”
(Zanza)
Non hai ancora finito di toglierli dalle orecchie e dal cellulare – walkman (vintage) – ipod ecc… che si sono già irrimediabilmente attorcigliati con nodi che manco Capitan Findus. E ci va un quarto d’ora per districarli.
(rickyviking)
Quelli che al telefono incominciano una risata, si ammutoliscono trattenendo il fiato per sentire cosa dice l’altro e poi la concludono dopo svariati secondi di apnea.
(Ponghi)
Quelle donne che per far le fighe accompagnano i figli a scuola col SUV – e che non sanno guidare – e la scuola è a due metri da casa !!
(wiwiana)
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