Fastidio (beta)

Da oggi il diesel costa dappertutto come la benzina. La ciliegina sulla torta di questa immensa truffa del petrolio. Sigh.

(moscone)

Quando arrivi al casello e sei troppo lontano per raggiungere la macchinetta che da il biglietto.

(Ugo)

Quando sei in autostrada in macchina e stai ascoltando la tua radio preferita, e al cambio di frequenza ci viene in soccorso il Radio Data System (rds) che “tenta” di ritrovare la stazione perduta. Appare sul display la scritta SEEK… e dopo pochi secondi… la scritta “RADIO MARIA” accompagnata da canti eclesiastici…
Ma come fa ad avere un segnale così potente Radio Maria, hanno nascosto antenne in tutti i crocifissi e campanili d’Italia???

(TonyJay)

Quando al mattino esci di casa per andare a lavorare e sul marciapiede davanti casa la tua moto c’e’.
Smontata.

(Silent)

L’uscita autostradale di Marene, sulla Torino-Savona e’ un monumento al fastidio.
Una volta pagato il pedaggio, in pratica ti ritrovi su una delle due punte di una U stretta e lunga, circa 2 Km.
Notare bene che tu gia’ sei a Marene. Niente, ti devi fare tutta la U, per poi ritornare esattamente al punto di partenza, ma spostato di 50 metri, tanto che vedi il casello li’ a sinistra, mentre finalmente fai per entrare nel paese.

(moscone)

Quando trovi un posto per parcheggiare, ma per non creare un ingorgo ti infili col muso invece che in retro. Aspetti che la fiumana di auto si plachi un attimo e poi via di micro manovre avanti e indietro per allineare la macchina al marciapiede. Normalmente in tali occasioni la macchina non ha il servosterzo. Va detto tuttavia che il fastidio e’ alleviato dalla felicita’ inaudita per avere trovato il posto.

(moscone)

(Scusate ma l’altro giorno ho preso l’aereo dopo un po’ che non lo facevo e non ho potuto non ricordarmi dei fastidi aerei).
Ora di scendere dall’aereo, e vedi che sei lontano dal terminal, quindi ci sara’ il pullman che ti ci portera’.
Niente da fare, il tuo vicino che stava dalla parte del finestrino, appena si accendono le luci, si alza e comincia a scalpitare per uscire, che tanto poi dovra’ aspettare sul pullman che tutti siano scesi. Mah, che gente.

(moscone)

Le elegantone, al controllo sicurezza dell’aeroporto. Passano le borsette firmate ai raggi x, piene di boccette di profumo, forbicine e limette, poi si incazzano se non gliele passano. E tu dietro ad aspettare.

(moscone)

Sei nell’auto di un tuo amico, state viaggiando, fuori fa un freddo cane o sta piovendo (finestrini chiusi), e vedi che lui si accende una sigaretta…e tu CHE NON FUMI incominci lentamente ma inesorabilmente a sparire nella nebbia.

(NHL)

Quelle vecchiette maledette col trolley della spesa che si spostano fulminee sui marciapiedi per proiettarsi in mezzo alla strada davanti a te nel PRECISO istante in cui il tuo semaforo diventa verde. A quel punto sanno di averti sovranamente irritato e possono tranquillamente trascinarsi dall’ altro lato piu’ lente di un capello che cresce.

(Ponghi)

Stai guidando e laggiù vedi il semaforo che da la possibilità, di pochi secondi, di poter svoltare a sinistra. Ti appropinqui e metti la freccia, ma…MA….MAAAAA…cosa succede ??? Davanti a te c’è l’immancabile autista-osservatore dei palazzi circostanti, che non deve girare, ma si ferma sulla tua corsia. Al che, tu dai un colpetto di clackson. Lui ti osserva dallo specchietto retrovisone interno, e dice “IO ????”. Quando la freccia sparisce, lui si accorge della tua freccia e che avresti desiderato svoltare. Allora si sposta tutto a destra, mettendosi di fronte alla fila di auto della corsia centrale, sulle strisce pedonali, impedendo il passaggio dei passanti. Quando il semaforo diventa verde e dopo una decina di secondi e di strombazzate altrui, lui parte bello felice, continuando ad osservare gli edifici grigiastri, mentre tu sei ANCORA FERMO !!!!

(NHL)

Ma perchè si chiamano così ? Sei in auto, inizia a gocciolare, resisti dall’attivarli perchè non c’è abbastanza pioggia, ma li attivi per 1 passata, ed ovviamente smette di piovviginare. Risultato: ti ritrovi con il parabrazza zebrato di terriccio , a righe concentriche, e ormai completamente asciutto causa aria, dato che stai guidando.

(NHL)

Quando ti fermi a fare benzina al self, e il buco del serbatoio e’ dall’altra parte (non ti ricordi mai da che parte sta). Cosi’ devi tirare il tubo con entrambe le mani dietro alla macchina per fargli fare il giro. 2 volte su 3 poi non ci arriva, devi richiudere lo sportellino (perche’ ti servono le chiavi) e spostare la macchina.

(moscone)

Quando sei in moto dietro una macchina, e quella spruzza per pulire il parabrezza.

(moscone)

Gli aromi corporali dei tuoi vicini in metropolitana, nell’ orario di punta.

(oskaro)

L’insopportabile scossa di elettricità statica che prendi regolarmente scendendo dalla macchina, che ti porta a compiere gesti ridicoli per evitarla, al limite dello scaramantico.

(Bla)

Quelli davanti a te in fila al semaforo rosso, che avanzano pian pianino fino a trovarsi in mezzo all’ incrocio e che quando scatta il verde rimangono immobili.

(Ponghi)

Quando stai guidando e devi prendere il fazzoletto dalla tasca anteriore destra che ovviamente è ermeticamente bloccata dalla cintura di sicurezza.

(NHL)

Quando uno svolta nella via proprio davanti a te e ti soffia l’unico parcheggio che ti avrebbe permesso di arrivare puntuale al ristorante.

(Ponghi)

Non trovare parcheggio… e girare mezz’ora sotto casa.

(Dario)