Zumba
Uncategorized No Comments »Venire a conoscenza in una squallida palestra di paese con volume altissimo e rimbombo di più dell’esistenza dell’abominio musical/ritmico/ginnastico detto “zumba”.
Ci estingueremo.
(il nonno)
Venire a conoscenza in una squallida palestra di paese con volume altissimo e rimbombo di più dell’esistenza dell’abominio musical/ritmico/ginnastico detto “zumba”.
Ci estingueremo.
(il nonno)
Dove lavoro io uno dei bagni contiene anche un doccione, con il classico tubo a spirale metallica il quale, forse a causa di repentini cambiamenti di pressione o bolle d’aria o che so io, si muove di continuo. Giuro che si agita come se fosse vivo, ed io non riesco a dargli le spalle per paura che cominci a sputare serpenti.
(Ponghi)
Il fastidio non viene dall’aggeggio in sè, ma da quei colleghi automobilisti che se c’è il limite dei 50 km/h gli passano davanti ai 30 non so se per essere sicuri o cosa, persino con la mia ape devo rallentare, … per andare poi come dei pazzi appena fuori tiro del presunto auovelox anche se il limite dei 50 rimane.
(il nonno)
Con le mani occupate dal bucato appena ritirato provo ad aprire una porta socchiusa spingendola con il gomito.
Ops, è una porta scorrevole.
(vasodicoccio)
Ok, abbiamo capito, sai questa parola fighetta. Adesso puoi smetterla di ficcarla dappertutto?
(moscone)
Quelle rare volte che accedo a facebook o linkedin, poi passo almeno 5 minuti per trovare il comando per disconnettermi.
(vasodicoccio)
Sei per professione uno che viene definito ‘artista’ per motivi che sfuggono alla comprensione e, come tale, di tanto in tanto, devi presentare il tuo lavoro a quella lunatica, incoerente, esecrabile figura nota come ‘il cliente’. Appari con il tuo sudato prodotto, felice e innamorato della soluzione in cui ti sei imbattuto per puro culo: segue sistematicamente la demolizione di cio’ che hai creato, e della tua anima con essa.
(Ponghi)
Il bastone troppo basso del mocio vileda: per usarlo bisogna star gobbi come la strega cattiva di Biancaneve. Ma alla vileda pensano che solo le donne delle
pulizia pigmee lo useranno?
(il nonno)
Metti su la caffettiera, e poi squilla il telefono.
Il risultato è inevitabile.
(vasodicoccio)
Quel lacerante punto di equilibrio esistenziale quando ti servono una pizza diversa da quella che hai ordinato: ‘nooo, a pensarci bene, era proprio di questa che avevo voglia’ o la rimandi indietro ?
(Ponghi)
Mi inquieta molto vedere una bottiglia di cocacola o aranciata o latte, riciclata per contenere acqua. Ma con tutte le bottiglie di acqua riciclabili di questo mondo, proprio una al gusto di qualcosa devi usare ?
(moscone)
Le cartine in cui non è indicato dove sia il nord.
(vasodicoccio)
Sabato mattina.
Stai sognando una bella cascata tropicale, atmosfera idilliaca, sai nel sogno di non doverti alzare, poi senti chiamare, “mamma, papà!”.
Ti svegli eppure il rumore di cascata continua, a fiotti. Ti alzi e vai nella camera delle creature e scopri che una delle due, colpita da un bell’attacco di influenza gastro intestinale, per non sporcare le lenzuola vomita dal bordo del letto a castello.
(il nonno)
Spostare una pentola senza fare rumore e’ impossibile: anche se possiedi una unica pentola, il gesto di spostarla anche di un solo millimetro la fara’ inevitabilmente collidere contro UN’ALTRA pentola.
(Ponghi)
Quelli che per farsi pagare una fattura ti mandano via mail il codice l’IBAN pieno di spazi, così per incollarlo sul sito della banca devi prima incollarlo su notepad e ripulirlo, aumentando la possibilità di compiere errori in un momento così delicato.
(vasodicoccio)
Al lavoro la mia scrivania e’ connessa, mediante arcani meccanismi, alle scrivanie di alcune altre persone la cui identita’ ignoro, essendo separati da pareti cubicolari alte svariati centimetri. Uno di questi individui ha l’abitudine di cancellare cio’ che scrive a matita con una gomma, costume antico e venerabile. Il problema e’ che la frequenza del suo gesto cancellatorio e’ risonante con la naturale frequenza di oscillazione del mio monitor, il quale comincia a vibrare con una intensita’ disturbante.
(Ponghi)
Le improbabili sigle usate per scrivere le mail in minor tempo: buon giorno diventa “buon g.”, per favore: “p.f.”, appena possibile: “asap”, eccetera.
(vasodicoccio)
Se il catalogo IKEA nella buca delle lettere lo trova prima la nonna io non posso nasconderlo e devo sopportare la foja arredatoria che le scatena con il possibile epilogo di cui al fastidio
Secondo me spruzzano le pagine di qualche sostanza di sintesi che istiga all’acquisto.
(il nonno)
Svegliarsi 20 minuti prima della sveglia, per riaddormentarsi profondamente ed essere trascinati di nuovo nel mondo dal molesto suono. Segue rincoglionimento che dura fino al tardo pomeriggio.
(Ponghi)
Quando ti si pianta internet mentre stai facendo l’ultimo passaggio per un bonifico on-line.
(vasodicoccio)
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