Mina
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(moscone)
Quando fai la punta a un colore col temperino e la punta della mina ti rimane dentro.
(moscone)
Quando ti fermi a fare benzina al self, e il buco del serbatoio e’ dall’altra parte (non ti ricordi mai da che parte sta). Cosi’ devi tirare il tubo con entrambe le mani dietro alla macchina per fargli fare il giro. 2 volte su 3 poi non ci arriva, devi richiudere lo sportellino (perche’ ti servono le chiavi) e spostare la macchina.
(moscone)
Quando sei in moto dietro una macchina, e quella spruzza per pulire il parabrezza.
(moscone)
Quando windows non ti lascia smontare un usb: “Impossibile disattivare ora la periferica ‘Volume generico’. Riprovare in un secondo momento”, anche se tu quel disco non lo stai usando da ore.
(moscone)
Quando parte un dvd e la nella prima schermata devi scegliere tra italiano e inglese. Solo che andando su e giu’ col telecomando non e’ che per esempio viene una freccia accanto alla selezione attuale, nooo. Le due scritte semplicemente si scambiano i colori, e non per esempio verde e rosso, ma due colori qualunque, tipo giallo e viola, cosi’ che non e’ umanamente possibile capire quello che stai selezionando. Alla fine fai partire comunque, e cambi la lingua a film in corso. Ma perche’, perche’…?
(moscone)
Gli aromi corporali dei tuoi vicini in metropolitana, nell’ orario di punta.
(oskaro)
Le bottiglie di plastica buttate nel bidone giusto ma schiacciate alla cazzo, che occupavano meno spazio a lasciarle gonfie.
(moscone)
Quando ti chiamano in preda all’affanno chiedendoti un preventivo complicatissimo per iscritto via email nel giro di 5 minuti, raccontandoti tutto del progetto (che è sempre fighissimo e porterà tantissimi altri lavori) e anche se la consegna è in tempi strettissimi bisogna fare un prezzo speciale e poi… non si fanno più sentire fino alla prossima richiesta di preventivo.
(naivous)
Quando (successo giusto ora) al ristorante vi finisce il pane, lo chiedete, e ve lo portano contato, tipo un pezzetto per uno.
(moscone)
Il cellulare negli anni novanta. Chi non lo aveva odiava chi lo aveva, ma appena poteva se lo comprava e cambiava sponda. Poi c’era chi lo ostentava senza ritegno, chi al tavolo di fianco al tuo provava tutte le suonerie a palla, chi lo portava alla cintura, ecc. ecc. Poi, all’improvviso, ce l’avevano tutti, ed il fastidio fini’.
(moscone)
Quando cerchi di infilare un usb al buio o quasi, e becchi sempre la parte sbagliata (oppure lo infili nella scheda di rete). Ma perche’ l’hanno fatto con la parte?
(moscone)
Nei primi anni di convivenza, la femmina umana impara a convivere con uno dei suoi nemici acerrimi: il contatore elettrico.
Situazione tipica: a casa, di sera, lavastoviglie e lavatrice accesi. Tua moglie comincia ad asciugarsi i capelli col phon, mentre tua figlia piccola sta facendo qualcosa per cui la luce le e’ vitale (la mia di 4 anni, per esempio, adora mettersi lo smalto sulle unghie). Tua moglie accende i faretti dello specchio e la corrente parte, al grido di “ma ho solo acceso le lampadine del bagno!!”.
Tua figlia panica, al che devi assolutamente procurarle una luce. Ai nostri tempi, la sorgente luminosa autonoma piu’ facilmente reperibile e’ il tuo cellulare. Metti il display a palla e lo lasci alla creatura, poi ti precipiti in cantina a ripristinare il contatore.
Torni su e due volte su tre devi rifare tutto, perche’ nel frattempo vi eravate scordati di staccare almeno uno degli elettrodomestici.
Ma alla fine tutto torna alla normalita’, a parte naturalmente il tuo nokia nuovo smaltato di rosa.
(moscone)
L’insopportabile scossa di elettricità statica che prendi regolarmente scendendo dalla macchina, che ti porta a compiere gesti ridicoli per evitarla, al limite dello scaramantico.
(Bla)
Quelli davanti a te in fila al semaforo rosso, che avanzano pian pianino fino a trovarsi in mezzo all’ incrocio e che quando scatta il verde rimangono immobili.
(Ponghi)
Quando un attimo prima di addormentarti ti viene il dubbio che forse non hai chiuso la porta a chiave, o non hai chiuso il gas, anche se sei quasi sicuro di averlo fatto, e niente, alla fine ti devi alzare per controllare, e naturalmente scoprire che era tutto a posto.
(moscone)
Quando la pellicola trasparente, il domopack per intenderci non si strappa sulla dentellatura fatt’apposta. E si rattrappisce tutto sul rotolo e non trovi piu’ l’inizio e non hai l’unghietta da “siciliano” …
(oskaro)
L’ ultima fottutissima zanzara sopravvissuta all’ inverno che non ti lascia addormentare.
(oskaro)
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