Fastidio (beta)

“Piuttosto che” usato in maniera impropria – anche in modo snob – che confonde il senso della frase e suona malissimo.
La versione lunga del fastidio è qui: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3930&ctg_id=44

(rickyviking)

Quando windows ti caga fuori una finestra di errore, ma del complicatissimo errore non ti e’ permesso di fare il copy&paste per cercarlo su internet, e te lo devi scrivere a mano.

(moscone)

Sputare la schiuma del dentrifricio e centrare in pieno il rubinetto.

(Ponghi)

Che fastidio uscire dall’ufficio che é gia buio.

(Zanza)

Quelli che temono le scale mobili ed esitano un attimo prima di salirci, proprio mentre arrivo io sparato da dietro e rischio di investirli.

(Ponghi)

Mi rendo conto della tragedia e non e’ il caso di scherzarci, su ma come puo’ La Repubblica titolare:
“Alluvione, anziano muore tra le fiamme nella sua casa di Borghetto Vara”
Fuoco dal cielo? Che sia veramente la fine del mondo?

(Zanza)

Aiutando mio figlio, mi sovviene quale immensa rottura di cazzo era dover fare l’analisi grammaticale. Per esempio, “zio” e’ nome concreto o astratto?

(moscone)

Quasi immancabilmente mi fanno orrore lo spessore, la forma e le dimensioni delle unghie altrui.

(Ponghi)

…mi fa cagare, ok? Perche’ continuate a propormelo, con quei messaggini in fondo a destra “Switch to the new look” ? Lo so, alla fine dovro’ cedere, ma almeno smettetela, nel frattempo!

(moscone)

Ci sono persone, per lo piu’ donne, le quali, quando richiami la loro attenzione, si voltano lentamente verso di te tenendo gli occhi chiusi solo per aprirli con aria interrogativa quando hanno il volto allineato al tuo. Ecco, non lo sopporto.

(Ponghi)

Sapere il 3 di novembre che le fatture emesse il 20 di giugno a carico di un comune sono state bloccate per il “Patto di Stabilità”.

(il nonno)

La pagina degli addon di Firefox mi incute timore. Quello che sto cercando, sara’ un addon, o forse un plugin, o forse una extension? E poi, le extension, non sono quelle che le donne si fanno ai capelli?

(moscone)

La comunicazione legata agli shampoo: quelli da uomo sono pieni di termini tecnoscemi, numeri di versione tipo software, grafiche simile ad interfacce di computer in film di fantascienza anni ’80 e frasi motivazionali che dovrebbero invogliarti ad invadere le lune di Saturno. Quelli da donna contengono tutti variazioni sul tema macedonia. Poi leggi i quattro(cento) ingredienti e sono sempre le stesse vaccate.

(Ponghi)

Avere le labbra screpolate.

(vaso di coccio)

Dato che Firefox e’ di gran lunga il programma che consulto piu’ sovente durante il giorno, mi e’ necessario aprirlo per primo, quando mi loggo, affinche’ rimanga sempre il primo a sinistra nella taskbar di windows. Quando cio’ non succede, ed apro per primi altri programmi, ogni volta devo cercarlo nella taskbar, e mi sale un nervoso!

(moscone)

Quell’odore misto cloro-puzzadipiedi-pesce che prendono le ciabattine dei bimbi quando vanno in piscina.

(vaso di coccio)

Quegli ENORMI cartelloni pubblicitari posti dietro ai calciatori durante le interviste con appiccicati sopra MILLE MILA piccoli loghetti che scorrono da destra verso sinistra ad una velocità tale che se guardi il cartello va tutto bene, ma se per errore ti focalizzi sull’intervistato ti prende un certo senso di vomito.
Esempio: http://video.gazzetta.it/gattuso-propria-malattia-c-peggio/2a7854fe-fe56-11e0-be41-c3390bbc8dff

(TonyJay)

Quando in gelateria ti danno prima il cono gia’ bello gocciolante e poi ti sporgono una cariolata di monetine di resto e lo scontrino.
HO SOLO DUE MANI!

(Zanza)

Quando ritiri la macchina dal meccanico dopo che ti ha sostituito un pezzo, ad es. il nottolino della portiera che ti hanno forzato, e dopo 8 ore scopri che lo hanno montato senza controllarlo e non funziona bene (nel mio caso: la chiave entra, apre e chiude benissimo, ma poi non esce dalla serratura!!!). E devi riportargliela.

(vaso di coccio)

I libri che vanno a capo spesso con l’ultima sillaba nella pagina dopo, quella sul retro, per cui ti ritrovi il filo della lettura spezzato e inizi a girare avanti e indietro per riprendere il discorso.

(Zanza)